Oggi andremo a scandagliare il funzionamento dei rimborsi del 730, quando sono superiori alle ritenute IRPEF cosa accade e se si rischia di perdere la differenza dovuta. Una breve e rapida guida alla questione, in risposta alle vostre domande.
Innanzitutto, andiamo a vedere di cosa si parla, quando si fa riferimento ai rimborsi IRPEF per il proprio 730. Poniamo ad esempio che si presenti il 730 a maggio che quindi verrà spedito al fisco entro il 15 giugno, verrà maturato il diritto a veder accreditato il rimborso che spetta sulla propria busta paga di luglio.
Qualora l’invio al fisco venisse fatto entro luglio, il rimborso verrà accreditato su quella di luglio e così via. In caso di presentazione del modello 730 senza sostituto, le somme risultanti a credito dal prospetto di liquidazione sono rimborsate dall’Agenzia delle entrate. I rimborsi sono erogati al netto della parte di credito già utilizzata o che si intende utilizzare in compensazione.
Dunque, se il rimborso fiscale che risulta dal 730 risultasse superiore al totale delle imposte dovute e già pagate tramite ritenute, allora verrebbe rimborsato per intero quanto pagato, nel senso che lo Stato dovrà restituire integralmente le imposte pagate in eccesso. Dunque, se la capienza fiscale dovesse essere raggiunta per l’applicazione di detrazioni, allora si perderebbe la differenza, nel senso che le detrazioni si possono applicare solo nel caso in cui ci sia lo spazio fiscale, ossia fino a un massimo rappresentato dalle imposte dovute. Andiamo a fare un breve riassunto, attraverso due casi pratici:
Andiamo a vedere altre piccole ma annose domande che il contribuente si pone a fronte del rimborso del 730.
Dunque, dove sarà possibile andare a monitorare il quadro del proprio rimborso spettante. Ci sono due modalità per potersi informare sugli eventuali rimborsi IRPEF.
Andiamo subito a precisare e ribadire che le somme anticipate in busta paga verranno successivamente recuperate dall’azienda in sede di liquidazione del modello F24, che sarà relativo al mese successivo, quello di effettuazione dei rimborsi.
Per capire, in ultimo la propria capienza fiscale cosa occorrerà fare, in modo da non inficiare il proprio 730. Come dovremo stabilire quella inerente all’anno in corso?
Dunque, la capienza fiscale del 2021 di un contribuente si calcolerà partendo dall’imposta lorda dovuta, che risulta dalla dichiarazione dei redditi, da andare poi a confrontare con la rata annuale da portare in detrazione.
In ultimo, ma non ultimo, a scanso di equivoci va detto che ci sono alcuni redditi da non dichiarare. Non devono essere dichiarate nel modello Redditi o nel modello 730 le retribuzioni non percepite, infatti. Ciò accade, anche nel caso in cui tali redditi siano presenti nel modello di Certificazione unica. La stessa casistica va a riguardare anche il TFR, le indennità di preavviso e le somme relative al patto di non concorrenza.
Dunque, una volta scandagliata in lungo e in largo la questione dei rimborsi e del corretto adempimento al 730, non vi resta che apprestarvi alla compilazione del suddetto e dunque tornare a rimboccarvi le maniche e lavorare.
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