Il bilancio d’esercizio è una sintesi del reddito e del patrimonio di un’azienda. Ecco alcuni consigli per redigerlo correttamente.
Il bilancio d’esercizio è un documento di derivazione contabile avente lo scopo di rappresentare la situazione patrimoniale e finanziaria di un’impresa, al termine del periodo amministrativo e il risultato economico. Quindi questo documento riveste due funzioni importanti:
L’articolo 2423 del codice civile il bilancio d’esercizio è formato da tre documenti: il conto economico, lo stato patrimoniale e la nota integrativa.
Lo stato patrimoniale è la parte del bilancio che espone, il patrimonio finanziario di un’azienda al termine del periodo amministrativo. Inoltre come indicato dalla legge, lo stato patrimoniale, prevede alcune caratteristiche:
In particolare nelle attività rientrano tutte le immobilizzazioni, l’attivo circolante, rate e risconti attivi. Mentre le passività sono divise in: patrimonio netto, fondi per rischi e oneri, trattamento di fine rapporto, debiti, ratei e riscontri passivi.
Il conto economico è la parte di bilancio che dà il risultato economico dell’esercizio, mettendo in evidenza i processi della sua formazione mediante l’individuazione del contributo fornito dalle varie “aree” di gestione. I componenti positivi e negati del reddito sono indicati in uno schema a scalare. Questo permette di individuare dei risultati intermedi che evidenziano:
Tuttavia il risultato economico dell’esercizio si ottiene sommando algebricamente i risultati della gestione ordinaria, finanziaria e straordinaria.
La nota integrativa ha la funzione di chiarire, completare e analizzare alcuni dati contenuti nei prospetti contabili e di fornire informazioni sui criteri di valutazione, dei movimenti verificatisi in determinati voci. Secondo gli articoli 2427 e seguenti, deve contenere:
E’ possibile usare anche degli indici di bilancio, per favorire una corretta valutazione dei dati acquisiti, magari dal parte manageriale.
Alla base del processo di formazione del bilancio d’esercizio vi è un principio generale. Cioè deve fornire la rappresentazione veritiera della situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda. Ma anche conoscere il risultato economico dell’esercizio. Inoltre devono essere rispettati i seguenti principi di redazione:
Nelle aziende individuali la redazione del bilancio è obbligatoria, ma la legge non prevede né una forma specifica per i prospetti contabili, nè una nota integrativa. Pertanto in generale si utilizzano gli schemi previsti per le spa, ma il bilancio è formato solo dallo stato patrimoniale abbreviato ed il conto economico. Infine è bene approfondire anche altri due concetti: il reddito economico e il reddito fiscale. Il reddito economico è il risultato netto che emerge dal conto economico. Esso si ottiene, quindi, con la tenuta delle scritture contabili e applicando i principi del Codice Civile. Mentre il reddito fiscale è determinato, invece, sulla base delle norme tributarie. Pertanto il reddito fiscale si ottiene apportanto al reddito economico, le variazioni dell’applicazione delle norme tributarie. Ad esempio per le impresa individuale sono:
Per le imprese individuali le imposte sul reddito non rappresentano un costo in quanto il soggetto d’imposta non è l’impresa, ma l’imprenditore. Se le imposte sul reddito dovute dal titolare sono pagate con denaro aziendale, allora occorre rilevare la variazione in negativo di capitale proprio.
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