Oggi andremo a vedere come non si può stare in pace economica anche da defunti. Come è noto, anche da trapassati si può essere indebitati ed avere carichi pendenti, ma come fare a scoprire se sussistono tali problemi è la domanda più ad uso, per chi ancora è tra noi. Quindi, oggi andremo a scoprire come richiedere un estratto di ruolo di un defunto.
Dunque, innanzitutto chiariamo di cosa si tratta quando si parla di estratto di ruolo.
L’estratto di ruolo non è altro che un documento che contiene le informazioni essenziali su tutti gli atti emessi nei confronti di un contribuente a partire dal momento in cui il debito viene iscritto a ruolo (cartelle esattoriali, avvisi di accertamento o di liquidazione d’imposta, intimazioni di pagamento ecc.). Quindi un campionario di debiti.
Questo lo si può richiedere presso gli sportelli Equitalia oppure può essere effettuata richiesta direttamente on line. Le file presso gli sportelli, come é noto, non sono certo velocissime e proprio per questo, l’ente ha messo a disposizione uno strumento per scaricare il modello on line.
Per poter chiedere l’estratto di ruolo online, l’utente Inps può fare la richiesta sul sito www.inps.it, accedere quindi alla sezione Servizi on line, poi cliccare su ”Richiesta PIN On Line”, quindi seguire tutte le indicazioni per la registrazione e la richiesta del PIN.
Cosa cambia, in tutto ciò, nel fare richiesta dell’estratto ruolo di un defunto, è la domanda più frequente nei casi in cui un nostro caro ci avesse lasciato e non siamo esattamente a conoscenza di quali debiti insoluti potrebbe aver lasciato.
Dunque, per scoprire e valutare l’entità degli eventuali debiti contratti dal defunto, l’erede può, per i debiti con lo Stato consultare l’estratto di ruolo disponibile online sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Oppure recarsi direttamente all’ufficio più vicino alla residenza del defunto.
Naturalmente, per potere effettuare e quindi completare la richiesta, sarà necessaria una serie di documenti:
A tale proposito è necessario dare risposta alla domanda più annosa della questione, quella più frequente. Ovvero, i debiti del defunto a chi spetta pagarli?
Non sempre il defunto ci lascia una cospicua o gradevole eredità, economica od affettiva, immobile o danarosa, ma talvolta il suo carico di addio può anche consistere in una somma di debiti.
E, in quel caso, l’ammontare inizia ad aleggiare, come spettro inaccollabile, tra il parentado. Ma la domanda è chi dovrà, poi estinguere il debito?
In tal senso, l’articolo 754, Codice Civile, stabilisce che nel caso di recupero crediti da persona deceduta sono gli eredi a dover pagare i debiti ed accollarsi i pesi ereditari in proporzione alla quota stabilita per ciascuno di essi. Tutti gli eredi che hanno accettato l’eredità dovranno, quindi, pagare i debiti lasciati dal defunto. Il debito si assume solo con l’accettazione dell’eredità e non prima.
L’unico modo per ovviare al gravoso peso del debito del defunto è uno e soltanto uno. La rinuncia all‘eredità. In tal modo si esclude ogni obbligo di pagamento dei debiti lasciati dal defunto. Pertanto, l’erede rinunciante non può essere chiamato a rispondere dei debiti contratti dal defunto.
Dunque, questo era quanto vi fosse di necessario ed immediato da sapere in merito alla questione di debiti lasciati dal caro estinto e sulla richiesta dell’estratto di ruolo, per poter sapere accuratamente a “quanto ammonta il danno” lasciato in vita dal defunto.
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