Indici di bilancio: come valutare l’azienda con questa tecnica

Gli indici di bilancio sono dei valori attraverso cui è possibile valutare una qualsiasi azienda. Di seguito come usarli e come interpretarli.

Indici di bilancio: la metodologia di analisi

L’analisi economica-finanziaria di un’ azienda attraverso gli indici di bilancio prevede alcune fasi operative:

  • la revisione del bilancio da sottoporre ad analisi;
  • la riclassificazione del bilancio in funzione delle analisi;
  • la scelta e il calcolo degli indici da utilizzare;
  • il coordinamento degli indici e la compilazione di una relazione interpretativa.

La prima fase è una procedura che mira a dare un giudizio sul grado di credibilità del bilancio stesso. Si tratta di accertare la corrispondenza tra le voci del bilancio e i dati che emergono dalla contabilità. Mentre con la riclassificazione del bilancio si rielaborano i valori dello Stato patrimoniale e del Conto economico allo scopo di ottenere una struttura funzionale alle analisi. Le ultime due fasi prevedono la scelta e l’interpretazione degli indici.

Lo studio della situazione patrimoniale-finanziaria

L’analisi della situazione patrimoniale-finanziaria si svolge mediante due indici. Il primo è dato dalla composizione degli impieghi, per lo studio ed il grado di elasticità del capitale investito. Mentre il secondo evidenzia la composizione delle fonti, finalizzati a indagare sulla posizione debitoria della società. Gli indici di composizione degli impieghi mettono in rilevanza il grado di elasticità della struttura aziendale. In altre parole si ottengono dal rapporto tra le diverse categorie di impiego del capitale e le singole categorie di fonti al totale. Invece gli indici di composizione delle fonti consentono di apprezzare la minore o maggiore dipendenza finanziaria dell’impresa dal capitale di terzi. Pertanto misura il grado di indebitamento della combinazione produttiva.

Quando è dipendente o indipendente un’azienda?

Per rispondere a questa domanda basta procedere con l’analisi di altri tre indici. L’indice di autonomia finanziaria mostra il contributo del capitale proprio al finanziamento degli investimenti aziendali. Il grado di autonomia è tanto maggiore quanto più il valore si avvicina a 1. Mentre l’indice di dipendenza finanziaria, evidenzia l’incidenza dell’indebitamento rispetto al complesso dei finanziamenti aziendali. Infine il leverage è un indice dato dal rapporto tra il capitale investito e il capitale proprio. Tuttavia esprime l’entità degli investimenti realizzati a fronte di ogni euro di capitale a titolo di proprietà.

Indici di bilancio: il ROE

Uno degli indici più utilizzati è il ROE o indice di redditività del capitale proprio. Tuttavia rappresenta il vertice del sistema degli indici e il punto da cui prende l’avvio l’analisi economico-finanziaria della gestione. La redditività del capitale proprio è il risultato delle scelte compiute con riferimento alla gestione operativa, alla struttura finanziaria e alle gestioni estranee. Ecco la formula:

ROE = ( Reddito Netto di Esercizio / Mezzi Propri ) x 100

Il risultato evidenzia l’efficienza con il quale la società riesce a generale profitto. Tuttavia riesce a rappresentarlo tramite un numero percentuale utile a fare confronti diretti con altre variabili. E’ anche vero che la remunerazione del capitale di rischio varia in misura proporzionale, al variare:

  • della redditività del capitale investito;
  • della struttura finanziaria dell’impresa;
  • del peso degli oneri finanziari e degli altri oneri

Altri indici di bilancio: ROI

La redditività del capitale investito passa attraverso l’analisi del Roi. La misura di questo indice a sua volta dipende da due fattori: l’indice di redditività delle vendite (ROS) e la rotazione del capitale investito.

ROI: Reddito Operativo / Capitale Investito Netto Operativo

Dove il capitale investito netto operativo è dato da:

Totale Netto dell’Attivo – Investimenti extracaratteristici

Il Roi viene molto usato dalla proprietà dell’azienda. Questo perché un ROI elevato, al di sopra del tasso medio di interesse sui debiti, sta ad indicare che per la società sarebbe profittevole prendere a prestito denaro per investirlo nell’ingrandimento dei fattori produttivi. Anche se la materia può sembrare ostica, non lo è così tanto. Basta prestare attenzione ai valori e guidare con tranquillità la propria azienda.

 

Francesca Cavaleri

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