L’IRAP è l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive ed è un’imposta annuale il cui gettito entra nelle casse delle Regioni ed è destinato prevalentemente alle spese sanitarie. In questa piccola guida cercheremo di capire chi è obbligato a presentare la dichiarazione IRAP, cioè chi sono i soggetti passivi di questo tributo.
Le caratteristiche generali dell’IRAP sono state delineate nel precedente articolo che è possibile trovare QUI, cercheremo ora di delineare chi sono i soggetti che devono presentare la dichiarazione IRAP 2021. Per capire ciò è necessario fare riferimento prevalentemente al TUIR (Testo Unico Imposte sul Reddito).
Devono presentare la dichiarazione IRAP:
Per capire bene il campo di applicazione IRAP 2021 è necessario anche avere in considerazione i soggetti esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione IRAP. Si tratta di:
contribuenti esercitanti attività di impresa, arti e professioni che hanno aderito al regime forfettario o a un regime fiscale di vantaggio ad esempio contributi per l’imprenditoria giovanile, lavoratori in mobilità;
Dal punto di vista oggettivo è necessario fare riferimento all’articolo 2 comma 1 del decreto legislativo 446 del 1997 che ha istituito questa imposta. Lo stesso è rubricato “presupposto dell’imposta” e stabilisce: Presupposto dell’imposta è l’esercizio abituale di una attività autonomamente organizzata diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi. L’attività esercitata dalle società e dagli enti, compresi gli organi e le amministrazioni dello Stato, costituisce in ogni caso presupposto di imposta.
Da ciò deriva che nel singolo caso occorre verificare se effettivamente sono presenti tutti i presupposti per poter applicare l’imposta e quindi se vi è obbligo o meno di presentare la dichiarazione IRAP. L’attività deve quindi essere svolta:
L’ultimo punto è stato interpretato nel senso che il lavoratore autonomo, ad esempio un professionista, ricade nell’applicazione dell’IRAP nel caso in cui per lo svolgimento dell’attività si avvalga della collaborazione di altri soggetti, oppure abbia investito notevoli capitali, ma se lavora da solo, non ha dipendenti e collaboratori di alcun genere e non ha effettuato investimenti importanti, ad esempio per l’acquisto di strumentazioni, è esentato. Il caso di scuola è quello dell’avvocato che ha uno studio in cui opera solo lui.
Si ritiene che l’esercizio occasionale di tali attività professionali, ad esempio quella di avvocato, non costituisca il presupposto per l’applicazione dell’imposta. La giurisprudenza nel tempo ha maturato diversi orientamenti. Ad esempio la Corte Costituzionale nella sentenza 156 del 2001 ha stabilito che non è soggetto passivo dell’imposta il professionista che esercita l’attività in assenza di elementi di organizzazione. Sulla stessa linea c’è la sentenza della Corte di Cassazione 3672 del 2007 che afferma che l’imposta non è applicabile quando il contribuente si sia avvalso di mezzi materiali e personali che rappresentano un mero ausilio all’attività.
Entra nel merito della questione la Corte di Cassazione e in diverse pronunce ribadisce che l’imposta non è dovuta:
La dichiarazione IRAP deve essere presentata entro il 30 novembre dell’anno successivo rispetto al periodo di imposta, ad esempio per il periodo di imposta 2020 la dichiarazione IRAP deve essere presentata entro il 30 novembre 2021.
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