Chi ha l’obbligo di redigere il bilancio d’esercizio?

L'obbligo di redazione del bilancio a seconda della natura giuridica dell'impresa

Il bilancio d’esercizio svolge una funzione prioritaria nell’economia moderna, in quanto consente di valutare la situazione patrimoniale, economica e finanziaria delle aziende e la loro capacità d’investimento e garanzia di occupazione.

Tutte le imprese sono obbligate alla redazione del bilancio d’esercizio, a prescindere dalla loro natura giuridica: società di persone; società di capitali, imprese individuali. Spetta agli amministratori, in quanto rappresentati legali di una società e responsabili contabilmente, amministrativamente e fiscalmente, redigere il bilancio.

L’obbligo di redazione del bilancio a seconda della natura giuridica dell’impresa

Le imprese individuali e le società di persone nella redazione del bilancio non sono tenute a rispettare i relativi schemi obbligatori del medesimo, tanto meno hanno l’obbligo di pubblicarlo.

Il bilancio viene redatto a scopo interno e assume rilevanza all’esterno, solamente per il fisco ai fini della tassazione del reddito e in caso di richiesta di finanziamenti.

Le società di capitali, invece, devono redigere il bilancio rispettando i relativi schemi previsti dal Codice civile. Inoltre, sono tenute alla pubblicazione del medesimo che viene redatto a scopo interno e assume rilevanza all’esterno, solamente per il fisco ai fini della tassazione del reddito e in caso di richiesta di finanziamenti.

Il bilancio è un documento pubblico finalizzato a fornire ai soci e ai terzi, le informazioni relative alla gestione aziendale.

La compilazione del bilancio d’esercizio

La compilazione del bilancio d’esercizio è disciplinata sia dalle norme del Codice Civile che dalla normativa fiscale.

  • Tutte le imprese hanno l’obbligo di redigere un documento denominato inventario al termine dell’esercizio che comprende le voci di passività e attività. La chiusura dell’inventario coincide con il bilancio (Stato Patrimoniale) e con il conto dei profitti e delle perdite (Conto Economico). Questa norma prevede anche che, nelle valutazioni è necessario applicare i criteri stabiliti per le società di capitali;
  • Esistono una serie di norme riguardanti le società di capitali che disciplinano l’obbligo di redigere il bilancio, i principi della sua redazione, la struttura dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico, il contenuto del Rendiconto Finanziario e della Nota integrativa, i criteri di valutazione da applicare, altri documenti che devono accompagnare il bilancio, le regole di approvazione del bilancio, norme relative al bilancio delle imprese di minori dimensioni.

La normativa fiscale prevede l’obbligo di allegare una copia del bilancio alla dichiarazione dei redditi per tutte le imprese.

Società di persone e imprese individuali

Le società di persone e le imprese individuali sono tenute a predisporre solamente lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico, quindi, non alla redazione del Rendiconto Finanziario e della Nota integrativa.

Essi possono decidere di predisporre due documenti riguardanti una situazione patrimoniale e una situazione economica di derivazione contabile. Nel primo risultano le attività e le passività dell’impresa, nel secondo i componenti positivi e negativi di reddito. Ma possono anche predisporre uno Stato Patrimoniale e un Conto Economico sulla base dello schema previsto per le società di capitali andando, eventualmente, ad adottare il bilancio in forma abbreviata previsto per le imprese minori

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Altre tipologie di bilancio da redigere

All’interno di un’azienda possono essere redatti anche forme di bilancio che esulano da quella d’esercizio.

Esistono i bilanci obbligatori previsti dalla legge e bilanci facoltativi non imposti dalla legge che possono essere anche infrannuali, permettendo a chi amministra l’azienda di ricevere informazioni utili sull’andamento della gestione. Il bilancio sociale e quello ambientale fanno parte di quelli facoltativi.

Si hanno i bilanci ordinari e straordinari. I primi sono redatti in modo regolare e costante dagli amministratori della società, anche al termine di ogni esercizio per evidenziare il capitale di funzionamento e il reddito dell’esercizio. I secondi, possono anche essere redatti da soggetti esterni all’impresa e compilati in momenti particolari della vita di un’impresa, avendo la peculiarità dell’irregolarità temporale: potrebbero anche non essere mai redatti.

Fanno parte dei bilanci straordinari

Il bilancio di apertura ha come scopo quello di evidenziare l’entità e la composizione del patrimonio al momento della costituzione dell’impresa. I bilanci di trasformazione, fusione, cessione, liquidazione sono redatti nelle relative ed eventuali occasioni, ma possono anche non essere mai redatti.

Rientrano tra i bilanci straordinari, anche quelli tipici di società come il bilancio per la determinazione della quota del socio recedente delle società di persone, il bilancio per la rilevazione delle perdite che riducono di oltre 1/3 il capitale nelle società di capitali, eccetera.

Bilanci consuntivi e preventivi

I bilanci consuntivi sono relativi a passati bilanci che hanno lo scopo di evidenziare i risultati conseguiti con la gestione: hanno funzione di rendicontazione e di controllo. Il bilancio d’esercizio un tipico bilancio consuntivo. I bilanci preventivi sono conosciuti anche come budget, in quanto hanno una funzione di pianificazione del futuro e di controllo. La differenza tra i due bilanci dipende dal periodo temporale preso in considerazione.

Per il numero delle imprese prese in esame esistono il bilancio d’impresa e quello consolidato di gruppo. Il primo si riferisce alla singola impresa considerata nella sua individualità. Il secondo è riferito ad un gruppo di aziende tra loro collegate.

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