Deposito del prezzo dal notaio: le istruzioni per l’applicazione

Il deposito del prezzo davanti al notaio durante una compravendita è una garanzia del compratore molto utile.

Il deposito del prezzo: cos’è e cosa dice la normativa

Con la legge sulla concorrenza (legge n. 124/2017, articolo 1, commi 63 e seguenti, entrata in vigore il 29 agosto) il legislatore ha previsto la facoltà dell’acquirente di richiedere il deposito del prezzo al notaio rogante. Questo fino a quando non sia effettuata la corretta trascrizione del contratto di compravendita. Pertanto il deposito del prezzo non è altro che un diritto su istanza di una delle parti di depositare il prezzo indicato per la compravendita. Una forma di maggior tutela dell’acquirente. Così facendo solo dopo la regolare trascrizione del passaggio di proprietà presso gli appositi registri immobiliari, il prezzo verrà interamente consegnato al venditore. Il deposito del prezzo può anche essere richiesto in sede di preliminare di vendita, o tra le clausole della proposta d’acquisto.

Perché richiedere il deposito del prezzo al notaio?

Il motivo che spinge il compratore a richiedere il deposito del prezzo al notaio è presto detto. La parte acquirente si vede esposta al rischio che, tra la data del rogito e la data della sua trascrizione nei registri immobiliare, venga pubblicato un gravamento inaspettato al carico del venditore. Con ciò si intende ad esempio un’ipoteca, un pignoramento o un sequestro. Anche se sono fatti che probabilmente si sono verificati molto raramente, anche perché i notai adempio subito all’obbligo della trascrizione in tempi molto brevi. Questo permette di azzerare il rischio. Ma è anche vero che spesso i notaio eseguono una visura ipo-catastale sugli immobili, fino a qualche minuto prima del rogito notarile, proprio per scongiurare queste eventualità. Ma del resto il notaio prima di procedere a qualsiasi atto ben controlla che tutti i documenti necessari per comprare casa siano in regola.

In quali altri casi può tornare utile?

Oltre al caso in cui la casa è gravata da pignoramenti o ipoteca, esistono altre ipotesi in cui il deposito del prezzo può risultare utile. Una di questa è quando la casa non è libera da persone e cose. Si può aspettare che l’intero importo di vendita sia trasferito al venditore solo quando l’immobile è definitivamente vuoto. Ed ancora se la casa è soggetta a prelazione legale. In altre parole si può scrivere in atto che il prezzo venga pagato una volta che sia venuta mento la possibilità di esercitare una prelazione. Inoltre è possibile utilizzare questo strumento in attesa di consegna del documento di segnalazione certificata di agibilità. Infine anche quando il venditore non ha saltato tutte le spese condominiali a suo carico.

Quali sono gli effetti di questa scelta?

Molti trovano in questa soluzione una forte tutela nei confronti del compratore. Ma nella pratica le somme sono depositate dall’acquirente al notaio, presso un conto a lui intestato. Infatti i notaio devono tenere un conto bancario dedicato con la denominazione di “conto dedicato ai sensi  della legge 147/2013″. Tuttavia il notaio non può disporne come vuole, ma deve girarli al venditore nel momento in cui saranno concluse tutte le trascrizioni necessarie. Le somme possono essere date al notaio mediante due modalità:

  • assegno bancario intestato al notaio;
  • bonifico bancario.

Le somme non sono unite al patrimonio personale del notaio, pertanto vi è la certezza del deposito dei soldi versati.

Vantaggi per tutte le parti

L’applicazione del deposito del prezzo al notaio non è obbligatoria nelle compravendite. Ma può essere richiesta dalle parti. Anche se la casistica dimostra che a chiederlo è maggiormente la parte acquirente. Questo perché offre il vantaggio di perfezionare una compravendita sicura. Se prima della promozione di questa modalità, infatti, l’acquirente era esposto nel periodo temporale fra il rogito e la trascrizione alla possibilità che potesse sopravvenire una qualsiasi forma del pregiudizio nei confronti del venditore (che nel frattempo aveva già venduto il bene e incassato la somma prevista), il deposito offre una maggiore sicurezza. Ma anche il venditore ha la sua certezza. Infatti incasserà il prezzo senza avere il patema d’animo sulle somme che realmente incasserà. Quindi nessuno svantaggio per le parti.

Francesca Cavaleri

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