Tra i documenti del bilancio d’esercizio di un’impresa spicca il conto economico. Al quale si aggiunge il rendiconto finanziario, lo stato patrimoniale e la nota integrativa. In particolare, con l’approvazione del bilancio d’esercizio l’impresa per il periodo di riferimento, il conto economico è finalizzato ad illustrare ed a spiegare come si è arrivati al risultato economico. Che può essere rappresentato da un utile oppure da una perdita di esercizio. Ma detto questo, ed entrando nello specifico, dove vanno le imposte dell’esercizio nel conto economico?
Al riguardo, prima di tutto, c’è da dire che il conto economico, con una struttura a scalare, si compone di 4 sezioni principali. Ovverosia, prima la parte relativa al ‘Valore della produzione‘. e poi a seguire i ‘Costi della produzione‘, i ‘Proventi e oneri finanziari‘, e le ‘Rettifiche di valore delle attività finanziarie‘.
Per quel che riguarda le imposte dell’esercizio nel conto economico, queste vengono riportate e indicate sempre dopo la voce relativa a ‘utile o perdita prima delle imposte‘. Dopo questa voce, nel conto economico, ci sarà infatti sempre presente la voce imposte sul reddito che, sottratta all’utile o alla perdita prima delle imposte, porterà all’indicazione nel documento dell’utile netto o della perdita di esercizio.
In particolare, la voce relativa all’utile o alla perdita netta è data dalla differenza tra l’utile prima delle imposte e le ‘Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate‘. Con le imposte correnti che sono quelle che si riferiscono al reddito imponibile di un determinato esercizio di bilancio.
Le imposte differite sono invece quelle che sono sempre di competenza dell’esercizio ma, pur tuttavia, sono imponibili ed esigibili negli esercizi di bilancio successivi. Mentre le imposte anticipate sono quelle recuperabili negli esercizi futuri.
In Italia, per redigere il bilancio d’esercizio, il conto economico è un documento obbligatorio che, ai sensi di legge, è in prevalenza disciplinato dagli articoli articoli numero 2423 e numero 2425 del codice civile. Sempre ai sensi di legge, inoltre, sono gli amministratori della società le figure che sono chiamate a redigere il conto economico. L’articolo numero 2425 del codice civile, inoltre, fissa per il conto economico lo schema di sintesi.
Partendo, come sopra accennato, dal ‘Valore della produzione‘ e passando per i ‘Costi della produzione’ e per la ‘Differenza tra valore e costi della produzione‘. A seguire, nella struttura a scalare del conto economico, ci sono poi i ‘Proventi ed oneri finanziari‘, le ‘Rettifiche di valore di attività finanziarie‘, il ‘Risultato prima delle imposte’, le ‘Imposte sul reddito dell’esercizio’ e la voce ‘Utile o perdita dell’esercizio‘.
Grazie allo schema sopra indicato, il conto economico permette di avere una fotografia dettagliata della gestione aziendale su tre aspetti. Ovverosia, la gestione ordinaria, la gestione finanziaria e la gestione fiscale. Con l’obiettivo di rispettare gli obblighi di trasparenza verso i soci, ed anche per fornire dati utili e attendibili al fine magari di permettere di attrarre nuovi investitori.
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