L’Enasarco (Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio) è una fondazione istituita come ente previdenziale successivamente privatizzato. Si tratta di una sorta di Cassa integrativa, ma obbligatoria. Rappresentanti e agenti che sono obbligati a iscriversi sono gli unici lavoratori ad essere tenuti anche al versamento dei propri contributi alla Gestione Separata INPS. Ciò premesso, addentriamoci nella questione “pensione Enasarco“.
Per richiedere la pensione di vecchiaia Enasarco è necessario aver compiuto 67 anni d’età e aver raggiunto quota 92. Ciò vuol dire, che non è sufficiente avere versato alla fondazione Enasarco 20 anni di contributi. L’età minima per le donne è pari, invece, a 65 anni, ma per l’obiettivo parificazione a carattere progressivo, nel 2024 anche per loro sarà necessario aver compiuto il 67° anno d’età.
La quota 92 (per le donne è pari a 91 per il 2021) è data dalla somma dell’età anagrafica e dall’anzianità contributiva. Gli anni di contributi versati sembrano costituire un grande ostacolo per ottenere una pensione di vecchiaia Enasarco. Quindi, se un agente di commercio ha compiuto 67 anni, ma ha versato solo 20 anni di contributi, non potrà richiedere la pensione di vecchiaia Ensarco, in quanto raggiunge appena quota 87. Come agire in tal caso?
La domanda di pensione di vecchiaia Enasarco può essere presentata a partire da 30 giorni prima del compimento dell’età anagrafica. Se la richiesta viene inoltrata entro un anno dalla data del conseguimento del diritto, la pensione decorre (con pagamento degli arretrati senza interessi) dal primo giorno del mese successivo a quello del conseguimento del diritto.
Se la domanda viene presentata l’anno successivo alla data del conseguimento del diritto, la pensione sarà erogata dal mese successivo alla data di presentazione e nella misura dovuta all’atto della maturazione del diritto, maggiorata del 3% per ciascun anno di ritardo.
Tuttavia, si può prendere in considerazione l’anticipazione della pensione Enasarco, non applicabile al caso precedente, che prevede la domanda della pensione anticipata di uno o due anni per chi possiede i seguenti requisiti: 65 anni, 20 anni di anzianità contributiva e quota 90. In tal caso, l’assegno della pensione verrà decurtato del 5% per ogni anno di anticipazione. Dal 2021 anche le donne possono accedervi. La richiesta di pensione anticipata può essere inoltrata, esclusivamente dal giorno in cui si maturano i requisiti.
Nel caso siano troppi gli anni di contribuzione mancanti al raggiungimento minimo dei 20, il regolamento Enasarco prevede, ma solo per chi si è iscritto alla Fondazione dopo il 2012, la possibilità di richiedere una rendita integrativa a patto di aver versato almeno cinque anni di contributi e di aver compiuto almeno il 67° anno d’età. In tal caso, l’erogazione della rendita integrativa reversibile, decorrerà dal 2024 e verrà calcolata con il sistema contributivo. Inoltre, verrà tagliato un 2% per ognuno degli anni mancanti al raggiungimento di quota 92.
Per la determinazione dell’importo rateo lordo di pensione vengono sommate tre tipi di quote.
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