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Cessione del credito d’imposta: cambia il modello usato

La cessione del credito d’imposta è stata introdotta del Decreto Cura Italia e Decreto Rilancio. Ecco come funziona e il modello da compilare.

Cessione del credito d’imposta: come utilizzarlo?

La cessione del credito d’imposta è la possibilità di cedere a terzi, un credito per sostenere gli operatori colpiti dalle conseguenze dell’emergenza Covid-19. I beneficiari del credito d’imposta per botteghe e negozi, oppure del credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda che scelgono di cedere il credito devono comunicarlo all’Agenzia delle entrate. La comunicazione deve avvenire entro il 31 dicembre 2021, esclusivamente tramite via telematica. Ecco come utilizzare il modello corretto.

Alcune istruzioni per compilare correttamente il modello

Una volta scaricato il modulo e compilato in tutte le sue parti. Nel riquadra “Dati del Cedente” deve essere inserito tutti gli estremi del beneficiario del credito d’imposta. Mentre nel riquadro “Tipologia di Credito Ceduto” deve essere indicato e barrata la corrispondente casella. Le possibilità sono:

  • locazione/affitto;
  • leasing;
  • concessione;
  • contratti di servizio;
  • affitto d’azienda;
  • atto o contratto da registrare in caso d’uso.

A questo punta si indica l’anno ed i mesi a cui fa riferimento il credito d’imposta e l’importo maturato. E’ bene ricordare che comunque è possibile cedere anche solo parte di un credito maturato. Mentre nel caso in cui la cessione si riferisce ai crediti maturati per i canni di due diverse annualità, sarà necessario compilare e presentare due  distinte comunicazioni.

Ultime dichiarazioni sui contratti

Il riquadro “Estremi di Registrazione dei contratti” deve essere compilato indicando gli estremi di registrazione dei contratti a cui si riferiscono i canoni che hanno generalto il credito d’imposta ceduto. Tuttavia possono essere indicati anche più contratti, ma con un massimo di 10. Per ciascun contratto occorre indicare: la registrazione, la serie, il numero, l’ufficio in cui è stato registrato, la tipologia di immobile ed il canone annuo. In alternativa, per i soli contratti di locazione, possono essere indicati il codice identificativo telematico del contratto, la tipologia di immobile (“A” = abitativo; “C” = non abitativo; “T” = terreno) e il canone annuo. Infine occorre firmare e inviare telematicamente il modello.

Francesca Cavaleri

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