Per capire come funziona il crowdfunding, cerchiamo di capire brevemente di cosa si tratta.
Il crowdfunding è una modalità di raccogliere denaro a favore di imprese e progetti, diametralmente opposta a quella del finanziamento tradizionale.
Infatti, se nel finanziamento tradizionale, ci sono grandi importi che provengono da uno o più fonti, il crowdfunding fa leva su piccole somme di denaro ma versate da tante persone. Tale raccolta avviene attraverso delle piattaforme online.
Non a caso, il crowdfunding è utilizzato in gran parte dalle start-up e da piccole ma anche medie imprese in espansione per avere accesso a finanziamenti alternativi. Indubbiamente, è un modo innovativo di reperire risorse per le imprese, i progetti e per finanziare nuove idee.
Tra l’altro, questa forma di raccolta denaro dà modo di creare intorno al fondo una comunità online utile per acquisire conoscenze sul mercato e raggiungere nuovi clienti.
Abbiamo parlato di piattaforme online, proprio perchè il crowdfunding è rappresentato da siti web che permettono l’interazione tra i fundraiser (raccoglitori di denaro) e un vasto pubblico (crowd significa folla), attraverso le quali si possono esprimere e raccogliere impegni finanziari.
Solitamente, i fundraiser chiedono il pagamento di una commissione dalle piattaforme di crowdfunding se la campagna di raccolta fondi ha avuto successo. In cambio, tali piattaforme dovrebbero fornire un servizio sicuro e di facile utilizzo.
Molte piattaforme funzionano secondo un modello massimalista, ossia: se si raggiunge l’obiettivo si riceve denaro, altrimenti ciascuno riceve indietro il suo, senza problemi e senza perdite finanziarie.
Esistono più tipi di crowdfunding, di cui tre di essi sono comunemente più usati dalle start-up e dalle piccole e medie imprese in fase di espansione, quindi a fini di lucro.
I principali tipi di crowdfunding sono i seguenti:
La tipologia più diffusa di crowdfunding è il peer-to-peer, dove i prestatori del denaro sperano di incassare degli interessi su quanto hanno investito.
Molto utilizzata anche l’equity crowdfunding che dà l’impressione e il brividio di scommettere o meglio di giocare/investire in borsa anche a rischio di perdere una parte o tutto l’investimento.
Sta prendendo piede anche il rewards crowdfunding che intriga molto i privati che in cambio del loro contributo sperano di ricevere un bene o un servizio e non una somma di denaro.
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