Quando si decide di cambiare casa, spesso lo si fa per evitare di pagare un canone di locazione a vita che potrebbe essere sostituito da una rata di mutuo per acquistare una casa che però consente dopo un certo numero di anni, spesso medio-lungo, di diventarne il proprietario.
Esponendo l’intenzione di comprare una casa tramite mutuo, la banca o l’istituto di credito chiede per prima cosa la carta d’identità e il codice fiscale, in seguito il certificato di famiglia, di residenza, lo stato civile e in caso di matrimonio la presenza o meno di comunione dei beni.
Per capire quale possa essere il grado di solvenza del richiedente il mutuo casa, il mediatore creditizio chiede le ultime tre busta paga ricevute e l’ultimo Cud, oppure il modello 730 e 740. solitamente, è richiesto anche l’estratto conto di tutti i conti correnti posseduti e la movimentazione bancaria degli ultimi sei mesi. Se tra i redditi figura anche un immobile locato, ne chiede il contratto di affitto.
Poiché l’accensione di un mutuo prevede anche che venga accesa un’ipoteca sulla casa da acquistare, la banca manda un perito che verificherà il valore dell’immobile per stabilire anche la percentuale di mutuo concedibile che di solito non supera il 75%, salvo eccezioni e politiche particolari da parte dell’istituto di credito.
Se si è in possesso di tutti i requisiti per l’accettazione del mutuo e se dopo la perizia si evince che la cifra richiesta è congrua al valore dell’immobile, solitamente la banca concede il mutuo. Tuttavia, ci sono da stabilire le condizioni del mutuo, ossia, la sua durata e l’importo della rata da versare alla banca.
Anche il perito chiede dei documenti per effettuare la perizia dell’immobile, ad esempio il documento che ne attesta la proprietà e la sua storia catastale.
Il richiedente è chiamato a fornire il rogito notarile ed eventualmente l’atto di mutuo. E’ necessario fornire al perito di cui si serve la banca, anche la planimetria catastale cartacea o scannerizzata della casa che s’intende acquistare tramite mutuo. E’ fondamentale fornire la visura ipotecaria e catastale, inoltre, se ci sono stati recenti lavori edilizi.
Raccogliere tutta la documentazione, effettuare la perizia e verificare il tutto per dare una risposta al richiedente, necessita di circa tre settimane. Se tutte le verifiche danno un responso positivo da parte della banca, il mutuo viene concesso e il richiedente entra in possesso di una somma da restituire in modo rateizzato che consente di procedere all’acquisto dell’immobile.
Al momento dell’accensione del finanziamento, la banca emette un assegno circolare intestato al venditore che potrà in questo modo provvedere alla chiusura della compravendita davanti a un notaio.
Nel momento in cui si decide di comprare una casa, è importante iniziare a pensare per quanto tempo si è disposti a pagare un mutuo, quale importo di rata si vuole o si può pagare in quanto sostenibile, informarsi sui tassi d’interesse e sulle possibili clausole per far sì di scegliere il mutuo più adeguato alle proprie esigenze.
Ovviamente, prima di recarsi in banca ci si deve mettere d’accordo con il venditore sull’eventuale caparra confirmatoria da erogare, e il prezzo a cui poter chiudere la trattativa, quindi l’accettazione della proposta che potrebbe prevedere anche la fase intermedia del compromesso nel quale viene erogato un ulteriore pagamento.
Tra tutte le verifiche compiute dalla banca per decidere se concedere o meno il mutuo è quella della solvibilità del richiedente. Solitamente, si guarda al reddito che deve essere almeno pari a tre volte la rata del mutuo.
Il richiedente il mutuo deve sempre mettere in conto le spese che dovrà affrontare soprattutto per quanto concerne l’imposta di registro dovuta all’atto di acquisto e le spese notarili.
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