Cosa possono pignorare ad un nullatenente?

Cosa possono pignorare a chi non ha nulla il Fisco e i soggetti privati

Soprattutto in questi tempi di crisi economica acuita dall’emergenza coronavirus, molte persone indebitate si chiedono cosa gli possano pignorare i creditori non avendo nulla. In effetti, la domanda appare più che lecita, su cosa può rivalersi un creditore insoddisfatto se il suo debitore è nullatenente?

In realtà, il tema va affrontato a seconda del tipo di debito contratto. Infatti, per le obbligazioni contratte con i privati, ad esempio le banche, i fornitori, il padrone di casa, valgono delle regole differenti rispetto ai debiti di natura fiscale, la quale presenta dei limiti di pignoramento molto più stringenti. Quindi, sicuramente rischia di più chi ha contratto debiti con soggetti privati.

Cosa può fare il creditore se il debitore non paga

Di fronte a un debitore che non vuole o non può estinguere il suo debito, il creditore può solo attaccarsi al pignoramento. Prima di fare ciò, deve procurarsi un titolo esecutivo, in pratica un documento che attesti il suo credito. Ad esempio, potrebbe trattarsi di una sentenza anche se solo di primo grado, di un decreto ingiuntivo per cui il debitore non si è opposto, ma anche una cambiale o un mutuo stipulato tramite atto notarile.

Premesso ciò, con il titolo esecutivo nelle proprie mani il creditore notifica al debitore tramite l’ufficiale giudiziario di un tribunale. Stiamo parlando del cosiddetto atto di precetto, il quale costituisce un invito a pagare entro 10 giorni e che avverte che in caso di mancata adempienza, si ricorrerà all’esecuzione forzata.

Al creditore tocca effettuare un ennesimo step, cioè rivolgersi ad un ufficiale giudiziario per fare forza al pignoramento dei beni del debitore. Pignoramento a parte, il creditore non può fare altro, certamente non può denunciare il debitore mal pagatore.

In effetti, rifiutarsi di pagare non costituisce reato, ma solo un illecito civile per cui un creditore, oltre al pignoramento, può chiedere solo il risarcimento del danno.

In realtà, potrebbero ricorrere due reati:

  • la truffa, nel caso una persona induce in errore l’altra, raggirandola per sottrarle qualcosa. Qui, si configura l’intento fraudolento con azioni mirate a camuffare la realtà;
  • insolvenza fraudolenta, che si materializza quando il debitore nasconde al creditore la sua capacità a pagare. Ad esempio, il dipendente che firma un prestito sapendo di venire licenziato a breve, ma omettendolo al creditore.

Le tre forme di pignoramento

Chi non vuole pagare può subire, in linea di massima, solo un pignoramento. Esso consiste nell’avvio di un’apposita procedura amministrativa diretta ad apprendere i beni del debitore per poi metterli all’asta cercando di recuperare i soldi che potrebbero soddisfare le proprie esigenze.

Il creditore non può presentarsi a casa del debitore prendendo ciò che gli pare e tenendolo per sé. Tuttavia, potrebbe farlo con i beni che hanno un valore accertato, ad esempio l’oro.

Sono tre le forme di pignoramento che possono essere messe in atto:

  • beni mobili (mobili di casa);
  • beni immobili (terreni e case);
  • crediti verso terzi (stipendio, pensione, conti correnti).

Spetta al creditore decidere che tipologia di pignoramento scegliere da portare avanti. Solitamente, effettua la sua scelta sulla base di informazioni ricevute utilizzando terze persone del mestiere, o trovandole da sole, oppure tramite l’Anagrafe tributaria che consiste in un registro informatico dell’Agenzia delle Entrate che indica tutti i redditi di proprietà dei contribuenti. conti correnti inclusi.

Se non hai nulla, cosa possono farti?

Accertato che il debitore è nullatenente, il creditore può solo sperare che le cose si smuovano in futuro. Ad esempio, sperare che il debitore erediti qualcosa di concreto o che possa trovare un lavoro per pagare. Infatti, nel momento in cui il debitore diventi solvibile, è possibile effettuare un pignoramento.

Per evitare che scatti la prescrizione (10 anni per i crediti derivanti da contratti che scendono a 3 per i professionisti e risalgono a 5 per i crediti derivanti da danni e altri atti illeciti, si consiglia al creditore di inviare periodicamente una diffida di pagamento al debitore, tramite raccomanda A/R o attraverso una PEC.

Il pignoramento mobiliare: unico tentativo dell’ufficiale giudiziario

Il creditore che difficilmente riuscirà a sapere se ci sono soldi od oggetti di valore nella casa del debitore, può far avviare un pignoramento mobiliare da parte dell’ufficiale giudiziario che ha solo un tentativo di individuare oggetti pignorabili di un certo valore.

Il creditore può anche pignorare un quinto di un eventuali stipendio o pensione del debitore. Oppure, può rivalersi sul conto corrente, ma con un grande limite. Infatti, se esso costituisce un appoggio alla pensione o allo stipendio, il creditore può pignorare solo la parte eccedente il triplo dell’assegno sociale.

Cosa può fare l’Agenzia delle Entrate se sei nullatenente?

Se il creditore è il Fisco, le condizioni sono ancora meno stringenti. Nel senso che, qualora il debitore abbia una casa di proprietà, essa non può essere soggetta a pignoramento. E’ vietato pignorare la prima casa per il mancato pagamento di cartelle esattoriali. Fanno eccezione le abitazioni di lusso che rientrano nelle categorie catastali: A1, A8 e A9.

Tuttavia, anche se il debitore è in possesso di una seconda casa, il pignoramento immobiliare da parte del Fisco entra in atto solo per debiti superiori a 120.000 euro. Ma esiste un’altra scappatoia, ossia, se il debitore paga debiti per una somma che fa scendere l’asticella del debito complessivo sotto i 120.000 euro, può dormire sonni tranquilli in quanto le case tornano a non essere pignorabili.

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Nato a Milano nel 1971 ma campano d'adozione, ho sempre avuto una grande passione per la scrittura, pur lavorando come libero professionista in altri settori. La scoperta del Web Copywriting e il vasto quanto complesso mondo della SEO mi ha conquistato, tanto da aver intrapreso un lungo percorso di formazione a aver trasformato un hobby in una fonte primaria di guadagno. Sono stato per anni coordinatore della redazione per CentroMeteoItaliano.it, ho collaborato con Money.it, con Notizieora.it e con BlastingNews.com.