Esonero tasse universitarie 2021: a chi spetta

A.ccedere agli studi universitari è un diritto in Italia, tanto che lo Stato Italiano ha messo in campo misure di agevolazioni economiche per favorire gli studenti che non hanno la possibilità di pagare tutte le tasse universitarie. Come ovvio che sia, conta molto la situazione finanziaria familiare che si calcolo tramite l’ISEE. Ma quali sono i soggetti a cui spetta l’esonero o la riduzione parziale delle tasse da pagare per frequentare l’Università?

A chi si rivolge l’esonero delle tasse universitarie

Le categorie di studenti che possono beneficiare delle agevolazioni economiche con riferimento al pagamento delle tasse universitarie, si basano su tre condizioni. La riduzione parziale o totale delle tasse universitarie prende in considerazioni il reddito, il merito e l’invalidità.

Esonero tasse universitarie: requisiti reddito

Nel corso degli anni è stata introdotta e poi modificata una no tax area sempre meno stringente per chi vuole accedere agli studi universitari. Dall’anno Accademico 2020/2021 basta presentare una dichiarazione ISEE che non supera i 20.000 euro annui. Poiché l’emergenza Covid-19 ha provocato danni economici ingenti per molte famiglie, il MIUR ha previsto della fasce reddito che possono usufruire di differenti riduzioni sempre con riferimento all’ISEE.

Se fino a 20.000 euro/anno è possibile ottenere l’esonero dal pagamento della tasse universitarie, una forte riduzione pari all’80% include le dichiarazioni ISEE comprese tra 20.000 e 22.000 euro. La riduzione scende al 50% per ISEE compresi tra 22.000 e 24.000 euro, ulteriormente al 30% per ISEE tra 24.000 e 26.000 euro, infine una riduzione tra il 10 e il 20% per ISEE compreso tra 26.000 e 28.000 euro.

Si tratta di indicazioni contenute nell’ultimo decreto che gli atenei universitari possano adottare, ma si rivolgono solo agli studenti al primo anno. Pertanto, la dichiarazione ISEE deve essere presentata al momento dell’iscrizione. Per gli studenti che si iscrivono negli anni successivi, al primo sono richiesti almeno 10 CFU per il secondo anno e minimo 25 dal terzo anno in poi. Per CFU s’intendono i Crediti Formativi Universitari, indicatori che gli atenei utilizzano per misurare il carico di lavoro degli studenti per frequentare le lezioni e preparare il relativo esame.

Esonero tasse universitarie per merito

Per gli iscritti al primo di università appare scontato utilizzare il criterio della situazione economica familiare attraverso la presentazione dell’ISEE, ma c’è da sottolineare che l’ateneo scelto tiene conto anche dei meriti conseguiti durante le scuole superiori, oltre che a quelli relativi il percorso di laurea.

Le università prendono in considerazione l’applicazione di altre riduzioni delle tasse universitarie che vanno dal 20% all’80% e si basano su:

  • Conseguimento diploma maturità con voto massimo di 100/100 o 100 e lode;
  • ottenimento massimo dei CFU previsti dal piano di studio;
  • Conseguimento laurea entro il termine ultimo previsto dal proprio ordinamento.

Anche in questo caso, si tratta di indicazioni di legge, per cui ogni ateneo potrebbe decidere in modo autonomo sia le esenzioni che l’entità delle riduzioni delle tasse universitarie.

E’ bene tenere presente che un versamento di 30 euro è comunque dovuto, così come la marca da bollo da 16 euro e la tassa regionale che varia a secondo dell’ubicazione. Inoltre, si precisa che non sono previste esenzioni per iscrizioni a lauree magistrali biennali.

Esonero tasse universitarie per invalidità

In assenza di requisiti ISEE o di merito, ogni ateneo universitario prevede delle agevolazioni fiscali per quei studenti che purtroppo presentano vari tipi d’invalidità accertate dalla legge 104/1992.

Gli studenti con invalidità superiore al 66% possono fruire di una detrazione totale sul pagamento delle tasse universitarie a prescindere dai parametri ISEE (nel tempo si valuta la permanenza della disabilità con resoconto annuale).

Sono esonerati al 100% dai contributi fissi gli studenti con una percentuale d’invalidità tra il 33% e il 65% tenendo conto di un massimo di ISEE stabilito dall’università.

Fruiscono dell’esonero totale con contributi fissi: gli studenti vincitori o idonei a borse di studio o prestiti d’onore; a studenti stranieri con borsa di studio del Governo Italiano; classificati almeno sul podio in gare di matematica con voto di maturità non inferiore a 90/100.

Esistono anche esoneri parziali per studenti con invalidità tra 33% e 65% e ISEE superiore a fascia di reddito fissata dall’università; studenti beneficiari di borsa di studio iscritti a primo anno fuori corso;  dipendenti dell’università e relativi figli;  vincitori in gare di matematica con voto di maturità superiore o uguale a 90/100; Studenti sottoposti a misure restrittive con ISEE ridotto
Studenti figli di vittime di terrorismo e criminalità organizzata.

A prescindere dai vari esoneri, totali o parziali, l’imposta di bollo per la domanda d’iscrizione è sempre dovuta. Viene anche richiesto l’ISEE universitario dell’anno precedente all’iscrizione e la certificazione di disabilità. Tale esonero è rivolto anche a figli di beneficiari di pensione d’inabilità ai sensi dell’art.30 del d.l. 118/1971.

Detrazione affitti per studenti fuori sede

Sono stimati dall’ISTAT, circa un terzo gli studenti universitari fuori sede in Italia, per tale motivo sono previsti degli sconti sulle locazioni che essi devono pagare.

La detrazione deve essere inserita nel modello 730 ed è pari al 19% dei costi sostenuti entro un limite di 2.633 euro complessivi, destinata a studenti che sono in affitto solo per motivi di studio. Il calcolo viene determinato in questo modo: l’alloggio preso in locazione deve essere ubicato in una provincia diversa da quella dove risiede l’università o comunque entro 100 km di distanza dalla normale residenza.