Opzione donna 2022 è prorogata anche il per 2022. Pertanto si potrà andare in pensione con il compimento di 59 anni di età.
La riforma delle pensioni è in continua evoluzione. Una cosa certa è che Quota 100 verrà definitivamente abolita. Mentre l’opzione donna è stata rinnovata per il 2022. Rispetto alla sua introduzione che prevedeva il pensionamento a 58 anni, si andrà in pensione a 59 anni. Ma di controprova ci saranno meno penalizzazioni in merito al trattamento pensionistico. Quindi l’Opzione Donna è un vantaggio per tutte le lavoratrici, perché dà la possibilità di ritirarsi dal lavoro all’età di 59 anni se dipendenti e 60 anni se autonome, avendo all’attivo 35 anni di contributi versati. Si pensa così di facilitare l’uscita del mondo del lavoro di queste lavoratrici. Ma non rientrano in questa opzione le lavoratrici iscritte alla gestione separata INPS.
La cosiddetta “Opzione donna” è un trattamento pensionistico calcolato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo ed erogato, a domanda, in favore delle lavoratrici dipendenti e autonome che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge. Pertanto i beneficiari di questa opzione sono le donne lavoratrici iscritte all’assicurazione generale obbligatoria o a fondi sostitutivi o esclusivi. L’assegno previdenziale è calcolato attraverso il principio contributivo. Si ricorda infine che l’opzione è stata introdotta dalla Legge Maroni 243/04, ripresa dalla Riforma Pensioni Fornero 2011 e prorogata dalla Legge di Bilancio.
Per calcolare la somma della pensione bisogna tenere conto dei contributi versati a partire dal 1 gennaio 1996. Tuttavia non sono ammessi tutti i contributi. Ad esempio non valgono i contributi percepiti per maternità, malattia, aspettativa e disoccupazione. Sono invece ammessi i contributi:
Non si può ancora presentare la domanda per accedere all’opzione donna, perché l’ultima finestra prevista si è chiusa. Ma non appena sarà nuovamente possibile, la domanda si presenta all’INPS attraverso il servizio dedicato. In alternativa si può fare domanda tramite Contact center al numero 803 164. Ma anche chiedendo ad enti di patronato e intermediari dell’Istituto attraverso i servizi telematici.
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