Pensione integrativa: cosa si ottiene con la previdenza complementare?

fondo pensione aperto

L’adesione ai fondi pensione non significa solo garantirsi una pensione di scorta una volta lasciato il lavoro per la vecchiaia, ma si possono prendere in considerazione anche altre opzioni per disporre del capitale versato. È infatti possibile trasformare l’intera posizione individuale in una rendita periodica. Ma anche ottenere somme fino alla metà del capitale accumulato in un’unica soluzione. Infine, si può richiedere l’intero capitale in presenza di determinate condizioni.

Ecco le possibilità della pensione integrativa

L’obiettivo principale di chi aderisce a un fondo pensione rimane quello di disporre delle somme accumulate per garantirsi una rendita integrativa una volta maturati i requisiti per la pensione di vecchiaia o, comunque, della pensione obbligatoria. Tuttavia è possibile ricorrere ad altre modalità di erogazione della prestazione per disporre delle somme versate.

Fondo pensione, cosa avviene al raggiungimento dei requisiti della pensione?

Nel momento in cui il contribuente al fondo pensione matura i requisiti per la pensione obbligatoria, con almeno cinque anni di partecipazione al fondo, può:

  • trasformato quanto versato nel fondo pensione in una rendita periodica e vitalizia, ricevendo ogni mese una pensione integrativa di quella obbligatoria;
  • ricevere fino al 50% del capitale accumulato in un’unica soluzione, continuando poi a usufruire del restante montante sotto forma di pensione integrativa mensile;
  • in alcuni casi, ovvero per gli iscritti al fondo pensione prima del 29 aprile del 1993, si può ricevere l’intero capitale accumulato.

Pensione integrativa, servono almeno 5 anni di contribuzione al fondo

Per poter accedere alle possibilità concesse dall’adesione al fondo pensione sono necessari cinque anni di contribuzione alla previdenza complementare. Il requisito può essere ridotto a tre anni nel caso in cui il contribuente abbia cessato l’attività lavorativa, perfino in mancanza della maturazione dei requisiti per la pensione obbligatoria.

Quali sono i fattori della scelta della pensione integrativa?

La scelta di aderire a un fondo pensione e quella successiva, di come utilizzare il capitale accumulato al raggiungimento dei requisiti della pensione obbligatoria, è puramente personale. Normalmente, l’adesione a un fondo pensione rappresenta una valutazione personale sulla base delle proprie esigenze. Di regola, chi versa a un fondo pensione lo fa perché intenzionato a incrementare il proprio futuro assegno di pensione, una volta terminata l’attività lavorativa. Diversamente, la liquidazione in un’unica soluzione (anche se parziale) rappresenta la soluzione per far fronte a spese impreviste o a investimenti futuri.

Pensione integrativa, da chi viene erogata?

La rendita mensile corrispondente all’adesione alla previdenza complementare viene erogata direttamente dal fondo pensione o, in alternativa, dall’impresa assicuratrice convenzionata con il fondo stesso. In tutti e due i casi, l’importo mensile proviene da un calcolo matematico che dipende dal capitale accumulato e dal coefficiente di trasformazione. Quest’ultimo parametro dipende dall’aspettativa di vita calcolata al momento del pensionamento, dai costi applicati e dal tasso tecnico di rendimento minimo garantito.

Pensione integrativa: l’anticipo della rendita per spese sanitarie o ristrutturazione prima casa

Infine, oltre alle possibilità che il risparmiatore ha a disposizione alla maturazione dei requisiti della pensione obbligatoria, vi sono situazioni nelle quali è possibile richiedere parte del capitale accumulato prima del raggiungimento dei requisiti previdenziali. Pertanto, il risparmiatore può richiedere in anticipo somme già nel periodo di accumulo. Si tratta di situazioni nelle quali il contribuente ha la necessità di sostenere delle spese sanitarie, oppure coprire la ristrutturazione o l’acquisto della prima casa. Infine si può richiedere un anticipo al fine di sostenere il reddito nel caso in cui subisca la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa.

Adesione al fondo, il reintegro nel caso in cui si richiedano anticipi del montante

In queste casistiche, l’adesione al fondo pensione può rivelarsi un investimento futuro nel caso in cui si presentino spese impreviste o comunque situazioni in cui sia necessario utilizzare dei risparmi accumulati. Naturalmente, nel caso in cui il risparmiatore decidesse di farsi anticipare dal fondo determinati capitali, ne risulterebbe ridotta la posizione individuale. La conseguenza è quella di una riduzione del montante a disposizione del contribuente al momento della pensione. È tuttavia possibile procedere con il reintegro delle somme prelevate.

Previdenza complementare e possibilità di accedere alla Rita

Ulteriore opzione per il lavoratore che decide di aderire alla pensione integrativa è quella della Rendita integrativa temporanea anticipata (Rita). Si tratta di un’altra formula previdenziale complementare, in presenza di determinati requisiti stabiliti dalla legge. La Rita consente di ottenere un’erogazione frazionata (rendita mensile) del montante dei contributi versati dal risparmiatore. La si può ottenere dalla richiesta di rendita fino al momento in cui maturi la pensione di vecchiaia.