Vuoi intraprendere una nuova attività e ti alletta l’idea di fare il venditore ambulante? Ecco cosa ti serve e se ci sono requisiti specifici.
Se vuoi diventare un venditore ambulante è necessario essere in possesso di determinati titoli di studio. La prima possibilità è quella di conseguire il diploma di scuola alberghiera o frequentare un corso di formazione che riguarda specificatamente il settore alimentare, nel caso si voglia aprire una bancarella di vendita di generi alimentari ottenendo il relativo documento.
Per definizione il venditore ambulante è colui che esercita la propria attività di vendita non in un posto fisso, ma solitamente nei posti dove hanno luogo feste di piazza, fiere, mercati quotidiani o settimanali in certe zone o che si svolgono in estate o nel corso di manifestazioni musicali e sportive. Oltre ai titoli di studio suddetti, si devono ottenere permessi e licenze per diventare venditori ambulanti.
Dopo essere entrato in possesso del diploma di scuola alberghiera o se si vuole vendere prodotti alimentari, aver conseguito il certificato che indica il numero di ore frequentato nell’apposito corso con il nome dell’istituto che lo ha rilasciato, il venditore ambulante deve aprire una partita IVA che viene rilasciata dall’Agenzia delle Entrate. Dopodiché, deve procedere con l’iscrizione alla Camera di Commercio presso l’Ufficio del Registro, compilando il modulo R e versando il diritto camerale annuo di 90 euro. Inoltre, bisogna iscriversi all’INPS per il versamento dei contributi previdenziali e aprire una posizione INAIL.
Dopo aver eseguito tutti i passaggi predetti, se necessario, con l’aiuto di un esperto, si è diventati venditori ambulanti. Ma si può cominciare ad esercitare immediatamente?
Dopo aver conseguito i titoli di studio necessari e aver effettuato tutti gli step di cui sopra per diventare a tutti gli effetti un venditore ambulante, si devono ottenere i permessi e le licenze per cominciare l’attività di vendita aprendo una bancarella al mercato od a una fiera e via discorrendo.
Le licenze variano in base alla regione di appartenenza, in quanto ognuna ha le sue regole che consentono il commercio al dettaglio su un’area pubblica destinata a questo tipo di attività, siano che si tratti di generi alimentari sia di altri prodotti da vendere.
Esistono due tipi di licenze:
Oltre alle procedure da compiere sopra indicate, il venditore ambulante ottiene la licenza se è in possesso del requisito morale, ovvero non risulta condannato o comunque non ha problemi con la giustizia.
Il requisito professionale serve per la vendita di prodotti alimentari. Esso si ottiene se possiedi un attestato di frequenza a un corso regionale specifico del settore alimentare. Oppure se hai già lavorato per almeno cinque anni in questo settore, in proprio o come dipendente. Oppure se possiedi un diploma alberghiero o equivalente, o una laurea dove si studiano materie attinenti al commercio e la somministrazione di alimenti.
La licenza ha un costo irrisorio, ma ad esso devi aggiungere il costo del canone relativo al posteggio che si calcola in base a quanti metri occupi moltiplicandoli per il costo/mq.
Se vuoi evitare di aprire partita IVA, quindi di avere a che fare con la Camera di Commercio, l’INPS e l’INAIL, puoi farlo solo svolgendo un’attività di vendita occasionale, molto sporadica, fatta per piccoli guadagni e che puoi svolgere per questi motivi senza chiedere una licenza.
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