Concorso INPS 1858 posti: come partecipare?

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1° ottobre 2021 il nuovo bando che riguarda il concorso INPS volto all’assunzione con un contratto a tempo indeterminato di 1.858 consulenti di protezione sociale, in veste di funzionari: area C, posizione economica C1.

Come partecipare al concorso INPS 2021

I candidati che ambiscono ad essere assunti come funzionari a tempo indeterminato nell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, possono partecipare solamente se in possesso di un titolo di laurea magistrale tra quelli proposti dal bando. A tal proposito, ecco tra quali seguenti lauree magistrali/specialistiche si deve essere in possesso:

  • finanza
  • ingegneria gestionale
  • relazioni internazionali
  • scienze dell’economia
  • scienze della politica
  • scienze delle pubbliche amministrazioni
  • scienze economiche per l’ambiente e la cultura
  • scienze economico-aziendali
  • scienze per la cooperazione allo sviluppo
  • scienze statistiche
  • metodi per l’analisi valutativa dei sistemi complessi
  • statistica demografica e sociale
  • statistica economica finanziaria ed attuariale
  • statistica per la ricerca sperimentale
  • scienze statistiche attuariali e finanziarie
  • servizio sociale e politiche sociali
  • programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali
  • sociologia e ricerca sociale
  • sociologia
  • metodi per la ricerca empirica nelle scienze sociali
  • studi europei
  • giurisprudenza
  • teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica.

Al suddetto concorso INPS 2021 possono partecipare anche i candidati in possesso di un diploma di laurea del vecchio ordinamento equipollente a quelle magistrali richieste.

I 1.858 vincitori del concorso dovranno ricoprire il ruolo di consulenti per la protezione sociale al fine di rispondere alle nuove esigenze dell’INPS in materia di ammortizzatori sociali, previdenza, sistema pensionistico e attività di sostegno alla povertà.

Non è richiesto il voto minimo di laurea o una certificazione informatica e/o linguistica, così come non serve un titolo di dottorato. Facciamo questa precisazione in quanto il loro possesso non rappresenta un requisito necessario di partecipazione. Tuttavia, sono da prendere in considerazione per accumulare punteggio.

Le prove del concorso INPS

I candidati dovranno affrontare una prova preselettiva, ma solo nel caso dovessero pervenire oltre 25.000 domande. In tal caso, la preselezione sarà basata su un elaborato di quesiti psicoattitudinali, sulla logica e la conoscenza della lingua inglese, sulle competenze informatiche e altre domande di culturale generale. Per conoscere quando si svolgerà l’eventuale prova preselettiva si dovrà attendere il calendario di convocazione che sarà pubblicato il 26 novembre 2021.

Chi supererà la prova preselettiva avrà accesso alla prima prova scritta che consisterà in una serie di domande a risposta multipla volta ad accertare e verificare le conoscenze sulle seguenti materie:

  • bilancio e contabilità pubblica;
  • pianificazione, programmazione e controllo e organizzazione e gestione aziendale;
  • diritto amministrativo e costituzionale;
  • diritto del lavoro e legislazione sociale.

I candidati che avranno accesso alla seconda prova scritta, dovranno sottoporsi ad un altro elaborato di quesiti a risposta multipla, che stavolta verteranno su altre materie, ossia:

  • scienza delle finanze;
  • economia del lavoro;
  • elementi di economia politica;
  • diritto civile;
  • elementi di diritto penale.

Infine, la selezione finale vedrà i candidati dover affrontare la prova orale che verterà su tutte le materie oggetto d’esame delle prove scritte, ma anche sulla verifica del livello di conoscenza informatico e della lingua inglese. I candidati ammessi a tale prova dovranno aver riportato almeno 21/30 in ognuna delle prove scritte.

Si ricorda che tutte le prove d’esame del concorso si svolgeranno in modalità telematica.

Valutazione dei titoli

Verranno presi in considerazione, come già anticipato, i titoli posseduti dai candidati ai fini di una valutazione che consentirà loro di acquisire punteggio addizionale. A prescindere che si tratti di laurea magistrale/specialistica o del vecchio ordinamento, saranno assegnati 3 punti per le votazioni finale riportate da 101 a 105; sei punti per votazioni finali da 106 a 110. In caso di laurea conseguita con 110 e lode, i punti attribuiti al candidato saranno 9.

Quattro punti verranno assegnati per il conseguimento di uno o più master di II livello inerenti le materie oggetto delle prove d’esame del bando di concorso INPS, stesso dicasi per chi ha conseguito uno più dottorati a cui saranno assegnati otto punti.

Se si possiede un’ulteriore laurea tra quelle sopra indicate, si beneficia di altri 4 punti a prescindere dalla votazione finale riportata.

Un punto vale la certificazione di una conoscenza di base informatica. Ben cinque punti vengono assegnati ai candidati che sono in possesso di una certificazione corrente di conoscenza della lingua inglese, pari almeno al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento, se rilasciata dagli enti certificatori riconosciuti dal decreto n. 118 del 28 febbraio 2017 del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione – Direzione generale per il personale scolastico.

Infine, otto punto andranno attribuiti per il possesso di una certificazione corrente di conoscenza di lingua inglese, pari almeno al livello C1.

Come fare domanda per il concorso INPS

Per partecipare al concorso INPS, a partire dal 1° ottobre 2021 si deve essere in possesso di un account SPID per accedere al portale, consultare tutti i servizi online, tra cui l’iscrizione per la partecipazione ai concorsi pubblici. Il termine utile ultimo per presentare domanda di accesso al concorso dell’INPS è il 2 novembre 2021.

Requisiti generali

Per poter fare istanza di partecipazione al concorso INPS, si dovrà essere in possesso di tutti quei requisiti generali richiesti per lo svolgimento dei concorsi pubblici in generale, quindi:

  • essere cittadino italiano o di uno degli Stati membri della UE;
  • non essere stato destituito, licenziato o dispensato dall’impiego presso la PA e non essere mai decaduto da altro impiego pubblico, né interdetto dai pubblici uffici;
  • non aver riportato condanne penali;
  • aver assolto agli obblighi di leva se previsti;
  • godere dei diritti civili e politici;
  • fare parte dell’elettorato attivo;
  • essere idonei fisicamente all’impiego.
Carmine Orlando

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