Al via le risorse per il fondo perduto a favore delle associazioni e delle società dilettantistiche. Sono stati sbloccati, infatti, 90 dei 190 milioni di euro che erano stati stanziati per gli sport dilettantistici. Il ristoro riguarda i canoni di locazione e le concessioni degli impianti e delle strutture.
La disciplina per il fondo perduto a favore delle associazioni e società dilettantistiche si ritrova nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 settembre 2021 e nel comma 7 dell’articolo 10 del decreto legge numero 73 del 2021. In particolare, il Dpcm dispone le modalità e i criteri per accedere al fondo perduto.
Il fondo perduto, nel dettaglio, è stato previsto dal comma 5 dell’articolo 10 del decreto legge numero 73 del 2021. L’articolo recita: “Per far fronte alla crisi economica determinatasi in ragione delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, la dotazione del Fondo unico per il sostegno delle associazioni sportive e società sportive dilettantistiche, istituito ai sensi dell’articolo 3 del decreto legge 28 ottobre 2020, numero 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, numero 176, è incrementata di 180 milioni di euro per l’anno 2021”.
Il decreto del 20 settembre 2021 fissa invece i criteri secondo i quali le domande di fondo perduto possono essere presentate dalle associazioni e dalle società dilettantistiche. Ad oggi è disponibile la quota dei 90 milioni di euro, poco meno della metà della dotazione di 190 milioni delle risorse messe a disposizione. Nel dettaglio, rientrano nelle condizioni di poter richiedere il fondo perduto le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e le società sportive dilettantistiche (SSD) che abbiano dovuto sospendere le proprie attività sportive in conseguenza delle restrizioni per il coronavirus.
Le società e associazioni sportive che possono accedere al fondo perduto sono quelle che, alla data del 31 gennaio 2021, erano iscritte al Registro del Coni o al Comitato Italiano paralimpico (Cip). Devono essere, inoltre, affiliate a un organismo sportivo riconosciuto dal Coni. Si tratta, dunque, di organismi come la Federazione sportiva nazionale, la Disciplina sportiva associata o l’Ente di promozione sportiva.
Tra i requisiti di ammissione al fondo perduto delle società sportive dilettantistiche si ritrovano anche:
Le società e associazioni sportive dilettantistiche che hanno già fruito di risorse a fondo perduto derivanti dal Dipartimento dello sport nel corso del 2021 avranno una corsia preferenziale nell’assegnazione dei fondi dei primi 90 milioni di euro sui 190 stanziati. Infatti, queste associazioni non dovranno presentare nuovamente la domanda. Nuovi beneficiari, invece, potranno presentare domanda nel caso in cui risultino residuali risorse non assegnate alle associazioni già beneficiarie. In tal caso, le nuove società sportive devono attendere l’emanazione di un avviso pubblico.
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