Green pass: cambia la durata del tampone sui luoghi di lavoro?

Dpcm Green pass

Le Regioni chiedono di allungare la validità del Green pass sui luoghi di lavoro da 48 ore a 72 ore per quanto concerne il test antigenico, altrimenti nelle aziende pubbliche e private scoppierà il caos. Matteo Salvini concorda, per evitare problemi nelle aziende un allungamento della validità della certificazione verde è necessaria.

Il leader della Lega dà il suo sostegno anche a un’altra proposta che probabilmente arriverà in seguito alla Conferenza delle Regioni prevista per mercoledì 13 ottobre 2021. Ossia, la richiesta di auto-somministrazione del test in azienda caldeggiata dal presidente Massimiliano Fedriga. D’accordo con lui, anche il governatore del Veneto Luca Zaia, secondo cui, i non vaccinati nella fascia compresa tra i 18 e i 69 anni nella sua regione, di cui metà sono lavoratori è di 590 mila persone. Ciò significa che sarebbe impossibile effettuare un test antigenico a così tante persone se la durata è si sole 48 ore.

Dal 15 ottobre 2021 il Green pass diventerà obbligatorio sui luoghi di lavoro pubblici e privati. A pochi giorni dalla sua entrata in vigore è scoppiata una polemica feroce da parte delle forze di centrodestra da cui si tira fuori Forza Italia. Anzi, la presidente del partito Anna Maria Bernini si è schierata a favore dell’obbligo vaccinale.

Tuttavia, le evidenze scientifiche dicono che la decisione presa dal governo è giusta, è quella che meglio può contrastare la pandemia che potrebbe tornare a riempire gli ospedali e a mietere vittime. Se la destra politica italiana parla di caos sui luoghi di lavoro, l’ex Premier Giuseppe Conte sottolinea l’importanza di osservare le decisioni prese dal Governo che sicuramente sono giustificate e assolutamente da seguire, per non arrivare all’imposizione dell’obbligo vaccinale che sarebbe una scelta estrema.

Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta è ancora più severo e non fa sconti a nessuno. La regola in vigore dal 15 ottobre 2021 sul Green pass nei luoghi del lavoro va rispettata, se dovesse prevalere un mancato buon senso bisognerà ricorrere all’obbligo vaccinale.

Ovviamente, non è passato in secondo piano l’attacco di una parte dei manifestanti NO Green pass che hanno assaltato la sede della CGIL a Roma, chiunque sia stato è da condannare. Ma Letta si dice convinto che si sia trattata di un’azione fascista, di una violenza squadrista che vedrebbe coinvolti Fiore e Forza Nuova. Secondo Letta c’è stata troppa ambiguità e c’è chi ha appoggiato questo pensiero ambiguo.

Il Green pass sarà dunque obbligatorio nei luoghi di lavoro sia privati che pubblici dal 15 ottobre 2021, sempre che il governo non decida di cambiare le regole.

Si ricorda che per ottenere il Green pass bisogna aver effettuare la prima dose o il vaccino monodose da 15 giorni; aver effettuato il ciclo vaccinale; aver fatto la dose aggiuntiva al primo ciclo di vaccinazione; essere risultati negativi a un tampone molecolare nelle ultime 72 ore oppure nelle ultime 48 ore in caso di test antigenico rapido; essere guariti dal Covid-19 negli ultimi sei mesi.

 

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