Imprese innovative: requisiti e agevolazioni fiscali

imprese innovative: requisiti e agevolazioni

Complice la transizione ecologica e tecnologica, lo sviluppo delle imprese innovative è sempre più importante. Quindi, per premiare gli imprenditori che puntano verso questa direzione, il governo a sua volta lo fa su di loro e in più in generale sulle cosiddette PMI che possono realizzare o che lo hanno già fatto pianificazioni d’investimento per innovare i propri processi.

Prima di scoprire quali incentivi e aiuti l’esecutivo italiano ha messo in atto per le imprese innovative, vediamo come sono classificate tali.

Cos’è un’impresa innovativa?

E’ un’impresa innovativa quella riconosciuta dal MISE e dalla legge tramite un’apposita lista alla quale ci si può registrare sulla base di tre requisiti:

  • aver effettuato una spesa in Ricerca e Sviluppo pari ad almeno il 3% del più alto tra costo di produzione e fatturato;
  • la forza lavoro deve essere altamente qualificata, ecco come e quanto: il 20% deve essere rappresentato da dottori di ricerca, ricercatori o dottorandi; oppure il 33% deve possedere una laurea magistrale;
  • essere titolari, aver depositato o licenziato un software o un brevetto.

PMI innovativa e startup innovativa: differenza

Le startup sono quelle imprese che rientrano ancora nei primi cinque anni di vita, le PMI sono lo stadio successivo di una startup. Entrambe le categorie, possedendone i requisiti, possono essere registrate nell’elenco delle imprese innovative, ma ognuna nel proprio.

La prima differenza sostanziale consiste nel fatto che alla startup basta il possesso di uno dei tre requisiti, mentre alle PMI ne servono due.

Un’altra differenza sta nelle dimensioni, la startup può avere un valore non superiore ai cinque milioni di euro; la PMI deve avere un fatturato che non supera i 50 milioni di euro di fatturato o i 43 di attivo patrimoniale in bilancio e, in ogni caso possono avere massimo 250 dipendenti.

Un’ultima differenza riguarda la ragione sociale: la startup è vincolata allo sviluppo, alla produzione e alla commercializzazione di prodotti o servizi altamente tecnologici; la piccola e media impresa non ha questa tipologia di vincoli.

Come ottenere lo status di impresa innovativa:

  • avere la sede o una filiale in Italia;
  • aver certificato l’ultimo bilancio;
  • non essere quotata in borsa;
  • (per le PMI) non essere già iscritta al registro delle startup innovative.

L’iscrizione al registro si ottiene inviando un’autocertificazione (modello reperibile sul sito del MISE) che affermi che l’impresa possiede i requisiti richiesti dall’autorità; quest’ultima è incaricata di verificarne la veridicità. Superati i controlli, avverrà la registrazione.

Agevolazioni fiscali per le imprese innovative

Le imprese innovative godono di una serie di agevolazioni fiscali e finanziarie, di cui possono fruire dopo l’iscrizione al registro delle imprese innovative. Le misure in comune tra startup e PMI sono:

  • incentivi per acquistare di azioni: detrazioni per persone fisiche e deduzioni per quelle giuridiche per il 30% dell’importo versato;
  • l’accesso gratuito ai prestiti pubblici garantiti (fino all’80%) del Fondo di garanzia;
  • l’esenzione per registrazione e qualsiasi atto successivo dal pagamento dell’imposta di bollo;
  • campagne di acquisto diffuso di azioni;
  • uno sconto del 30% sul listino dei servizi dell’Agenzia ICE, che aiuta nell’internazionalizzazione;
  • una serie di deroghe alla disciplina societaria ordinaria, come la possibilità di vendere pacchetti di azioni particolari (ad esempio senza diritto di voto), o di effettuare operazioni sui propri;
  • l’esenzione dalle penalizzazioni per una serie di esercizi in perdita o per inattività stabilite dalla disciplina per le società di comodo e in perdita sistematica;
  • la possibilità di pagare dipendenti e collaboratori con pacchetti di azioni (o stock option).

Le PMI hanno in più rispetto alle startup la possibilità di diminuire le perdite non più uno ma due esercizi dopo la registrazione. Le startup, invece, vantano altre misure aggiuntive:

  • la possibilità di costituirsi per via telematica e senza pagare nulla;
  • con l’incentivo Smart&Start Italia, hanno l’accesso a un finanziamento a tasso zero, garantito per alcune spese di investimento fino al 90%, da restituire entro 11 anni a partire dal ricevimento dell’ultima quota;
  • dal punto di vista del lavoro, viene concessa la possibilità di utilizzare contratti a tempo determinato, anche con più rinnovi;
  • dal punto di vista fiscale viene snellita la burocrazia (visto di conformità) per la compensazione IVA;
  • viene garantita la possibilità di trasformarsi in PMI, senza perdere i vantaggi precedenti, o, in caso l’attività non vada in porto, con il cosiddetto Fail Fast, vengono loro evitate le procedure di fallimento, i concordati preventivi e le liquidazioni coatte.
Informazioni su Carmine Orlando 405 Articoli
Nato a Milano nel 1971 ma campano d'adozione, ho sempre avuto una grande passione per la scrittura, pur lavorando come libero professionista in altri settori. La scoperta del Web Copywriting e il vasto quanto complesso mondo della SEO mi ha conquistato, tanto da aver intrapreso un lungo percorso di formazione a aver trasformato un hobby in una fonte primaria di guadagno. Sono stato per anni coordinatore della redazione per CentroMeteoItaliano.it, ho collaborato con Money.it, con Notizieora.it e con BlastingNews.com.