Pensione, cosa succede se si versano contributi a gestioni previdenziali diverse?

Cosa avviene se il lavoratore durante la vita lavorativa ha versato i contributi per la pensione in più gestioni previdenziali? In questa situazione, viene incontro il cumulo gratuito dei contributi in caso di versamenti “misti”, compresi quelli fatti alle Casse professionali. Il cumulo gratuito è stato reso operativo dalla circolare dell’Inps numero 140 del 2017 ed esteso anche ai liberi professionisti. Insieme alla totalizzazione e alla ricongiunzione, costituisce una delle soluzioni per sommare i versamenti di diverse gestioni.

Cosa si può fare con il cumulo dei contributi?

Con il cumulo il soggetto può valorizzare la contribuzione fatta a più gestioni previdenziali senza oneri economici. La gratuità è un carattere distintivo del cumulo al pari della totalizzazione. A differenza di quest’ultimo, però, il cumulo non è soggetto al calcolo contributivo della futura pensione e nemmeno al meccanismo delle finestre mobili.

Differenze del cumulo di pensione con ricongiunzione e totalizzazione

Differentemente dalla ricongiunzione, mediante il cumulo non si trasferisce la contribuzione da una gestione a un’altra. Dunque al contribuente viene riconosciuta un’unica pensione, calcolata in base alle regole previste per ciascuna gestione che concorre al cumulo. Con il cumulo previsto dalla legge di Bilancio 2017, dunque, è possibile sommare gratuitamente gli spezzoni contributivi dei versamenti su differenti gestioni.

Cumulo dei contributi per la pensione, chi può farlo?

Il cumulo dei contributi ai fini della pensione può essere esercitato dai dipendenti e dagli autonomi iscritti alla Gestione separata o ad altre forme dell’Assicurazione generale obbligatoria e dai professionisti iscritti alle Casse previdenziali. Chi richiede il cumulo dei contributi non deve avere già in corso un trattamento pensionistico relativo alle gestioni oggetto di cumulo. Da rilevare che il cumulo non può essere mai parziale ma deve riguardare in toto i periodi contributivi. Questi ultimi non devono essere coincidenti.

Come si presenta la domanda di cumulo dei contributi?

La domanda del cumulo dei contributi deve essere presentata presso la gestione dove risulta essere stata accreditata l’ultima contribuzione. Se il contribuente risulta iscritto a più gestioni, può presentare domanda a quella di sua scelta. L’inoltro della domanda permette alla gestione che l’ha ricevuta di iniziare la procedura di cumulo verso le altre gestioni previdenziali all’interno delle quali risultino presenti periodi di contribuzione.

Cosa avviene all’accettazione del cumulo?

Nel momento in cui il cumulo dei contributi viene accettato dopo la presentazione della domanda, la pensione viene liquidata come unica e pagata dall’Inps con un solo trattamento. L’importo pensionistico è determinato dalla somma degli spezzoni contributivi cumulati, seguendo comunque le regole previdenziali di ciascuna gestione coinvolta. Il cumulo permette, inoltre, di poter sommare i periodi contributivi ai fini dell’accesso della pensione di vecchiaia, di anzianità e anticipata.

Cumulo contributi nel caso di gestioni con diverse regole previdenziali

Cosa avviene nel caso in cui le diverse gestioni previdenziali dove il contribuente ha versato i contributi da cumulare applichino regole diverse per il pensionamento? Il caso si può presentare, ad esempio, quando un contribuente ha versato 10 anni di contribuzione presso l’Inps che prevede la pensione di vecchiaia a 67 anni e altri 10 presso un fondo che prevede la stessa prestazione ma a 65 anni. In questa situazione è necessario far riferimento alla gestione previdenziale che prevede i requisiti più elevati tra i singoli fondi coinvolti.

Pensione anticipata con il cumulo dei contributi

Diversamente, per il calcolo dei requisiti necessari per la pensione anticipata, il cumulo delle gestioni contributive deve mirare al raggiungimento fisso dei 42 anni e 10 mesi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi per le donne di versamenti fatti nella vita lavorativa. Ciò indipendentemente dalle regole delle previdenze coinvolte nel cumulo. L’operazione, dunque, può sommare i contributi delle varie gestione per arrivare a questo risultato. Il pagamento della pensione con il cumulo avviene il primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda.

Pensione, come si calcola con il cumulo della pensione?

Il calcolo del mensile di pensione con il cumulo dei contributi avviene tramite il meccanismo “pro-quota”. Ciò significa che ogni gestione previdenziale coinvolta nel cumulo effettuerà il calcolo della propria pensione con le regole vigenti al suo interno. Il calcolo della pensione tiene conto anche del metodo retributivo, misto o contributivo del periodo in cui il contribuente ha effettuato i versamenti. Per questo motivo, anche con il cumulo alcune quote possono essere calcolate con il sistema retributivo per chi rientra in quel sistema previdenziale.

Eccezione delle Casse di previdenza nel calcolo retributivo della pensione

Fa eccezione nella quota di calcolo la gestione relativa alle Casse di previdenza. Infatti, quanto versato alla Cassa previdenziale non può tornare utile per determinare i 18 anni di contribuzione entro il 31 dicembre 1995 ai fini del calcolo retributivo della pensione per versamenti fatti fino al 31 dicembre 2011.