Rendimenti buoni fruttiferi postali, simulazioni e prospettive future

Se stai cercando strumenti per gli investimenti finanziari, puoi provare i buoni fruttiferi postali. Scopri i rendimenti attuali

buoni fruttiferi postali

I buoni fruttiferi postali per molto tempo sono stati considerati un investimento molto produttivo e infatti fino a metà anni Ottanta i rendimenti erano davvero molto elevati, portando alcune famiglie ad accumulare dei veri tesoretti, poi inizia la curva discendente che ha toccato i minimi in questi anni. Ma oggi conviene investire in Buoni Fruttiferi Postali? Cercheremo di capirlo con delle simulazioni, inoltre non mancherà un’analisi sulle prospettive future.

Italiani: risparmiatori e amanti dei buoni

Gli italiani sono un popolo di risparmiatori: tendiamo ad accumulare denaro per paura di prospettive future infauste e vogliamo avere la casa di proprietà, costruiamo certezze giorno dopo giorno. In tale ottica un investimento molto apprezzato è quello in buoni fruttiferi postali anche se negli ultimi anni, complice il costo del denaro molto basso, tassi di interesse davvero irrisori e crisi economica globale, sono stati in parte abbandonati, anche se non del tutto. Il successo è dovuto al fatto che sono considerati un investimento sicuro in quanto garantiti dallo Stato. Proprio per questi motivi  spesso costituiscono anche regali per nascite, battesimi, comunioni e altri eventi importanti.

A fine 2019 i buoni fruttiferi postali (Bfp) nelle casse degli italiani valevano 163,2 miliardi, rispetto ai 101,8 miliardi dei libretti, si tratta di un vero e proprio tesoretto che regge bene la concorrenza con i prodotti bancari. Attualmente tra i prodotti convenienti vi sono i buoni fruttiferi postali 4X4 pensati per chi vuole un investimento a lungo termine, mentre chi preferisce un investimento a medio termine, può scegliere i 3X2.

I buoni fruttiferi postali 4×4

I buoni fruttiferi postali 4X4 hanno una durata di 16 anni, ma possono essere riscossi in qualunque momento, sebbene gli scaglioni di rendita abbiano scadenze fisse. Per tutto il tempo in cui restano investiti, consentiranno di avere un rendimento fisso e crescente. Sono però previste delle tappe, cioè per avere gli interessi devono essere lasciati in deposito per almeno 4 anni e si potrà ricevere un tasso di interesse dello 0,20%, dall’ottavo anno scatta la seconda fascia di interesse allo 0,30%. Dopo il dodicesimo, anno il tasso sale allo 0,50%, infine, dopo il sedicesimo anno si potrà contare su un tasso dello 0,75%. Certamente si tratta di interessi davvero esigui rispetto ai tempi d’oro dei buoni postali fruttiferi e a questo deve essere considerato che si tratta di interessi lordi e che ,sebbene abbiano una tassazione di favore, sono comunque soggetti a essa.

I buoni fruttiferi postali 3X4

Chi vuole investire per periodi più brevi, può oggi scegliere i buoni fruttiferi postali 3X4 che prevedono un investimento per 12 anni. Anche in questo caso gli interessi sono fissi e crescenti con flessibilità di rimborso dopo 3, 6 e 9 anni con scaglioni triennali, ecco perché si chiamano 3X4. Il primo scaglione è dopo tre anni e si matura un tasso di interesse dello 0,10% lordo. Dal termine del sesto anno il tasso di interesse è dello 0,20%, dal nono anno il tasso di interesse è dello 0,30%, infine dal dodicesimo anno si ottiene lo 0,50% lordo.

Occorre ricordare che in passato alla scadenza dei buoni vi era un periodo transitorio durante il quale maturava un rendimento con tasso di interesse corrente, oggi non è più così, alla scadenza i buoni fruttiferi postali non producono più alcun tasso di interesse quindi conviene liquidarli e magari investirli in nuovi prodotti finanziari. Dopo 10 anni dalla scadenza vi è la prescrizione quindi si perdono anche i fondi inizialmente investiti.

La tassazione dei tassi di interesse sui buoni fruttiferi postali è al 12,50%, questa percentuale la trattiene direttamente Poste Italiane al momento del rimborso agendo come sostituto d’imposta.

Simulazioni sul rendimento dei buoni fruttiferi postali

In passato i buoni fruttiferi postali avevano pochi tagli, oggi i tagli sono numerosi, infatti si parte da un  investimento minimo di 50 euro e multipli, inoltre andando sul sito di Poste Italiane e in particolare alla pagina dedicata alla singola tipologia di buono, si può simulare l’andamento di un buono. Ad esempio scopro che, se decido oggi di investire 50 euro per l’acquisto di un buono 4X4, al termine dell’investimento, cioè dopo 16 anni potrò avere ben 55,56 euro, si tratta del rimborso netto, quindi senza imposizione fiscale. Se la stessa 50 euro decido di investirla in un buono 3X4 potrò ottenere alla scadenza 52,69 euro, infine, se voglio acquistare un buono ordinario alla scadenza ordinaria, cioè dopo 20 anni posso avere ben 52,70 euro.

Diciamo che gli interessi diventano più consistenti se investo di più, ad esempio simulando l’acquisto di un buono da 1.000 euro posso avere 1.111,12 euro alla scadenza del 4X4; alla scadenza del 3X4 ricevo 1.053,97 euro e alla scadenza del buono ordinario posso riscuotere 1.054 euro.

Un’altra novità interessante è il Buono Minori, si tratta di un particolare buono fruttifero da liquidare al compimento del 18° anno del bambino, ad esempio ipotizzando un neonato nato il 5 ottobre 2021 e un buono acquistato nello stesso giorno, del valore di 100 euro, al compimento del diciottesimo anno di età potrà ottenere 148, 41 euro.

In tutte le simulazioni che abbiamo fatto, l’acquisto ha avuto ad oggetto buoni fruttiferi postali di piccolo taglio e abbiamo già sottolineato che i rimborsi sono netti, a ciò deve però essere aggiunto che al superamento del valore di 5.000 euro si applica l’imposta di bollo che nel tempo può variare. I buoni fruttiferi postali possono essere acquistati anche online sul sito di Poste Italiane.

Previsioni future sui tassi di interesse sui buoni di Poste Italiane

E’ difficile oggi fare previsioni per il futuro sui tassi di interesse. L’inflazione è in crescita, 2,2% nel 2021, previsione di 1,7% dnel 2022 e di conseguenza aumenterà molto probabilmente anche il costo del denaro, questo si traduce in un aumento dei tassi di interessi se il denaro lo chiediamo in prestito, ad esempio se decidiamo di sottoscrivere un mutuo, ma nella maggior parte dei casi implica anche una crescita dei tassi di interesse sui soldi che investiamo.

C’è però un’altra variabile da considerare, cioè il livello di risparmio e siccome gli italiani come detto in precedenza sono degli ottimi risparmiatori, è probabile che il tasso di interesse sui risparmi crescerà ma poco. In caso è bene sempre monitorare la situazione e capire se conviene liquidare gli investimenti già fatti per investirli in nuovi strumenti finanziari, ad esempio buoni fruttiferi postali emessi dal 2022, anno in cui probabilmente ci sarà una leggera flessione in alto.