Bonus Asilo Nido non è eliminato dall’Assegno Unico: cosa sapere

bonus nido 2023

L’introduzione dell’Assegno Unico manda definitivamente in pensione altri bonus e tra questi il bonus bebè, resta invece in vigore il Bonus Asilo Nido. Ecco come funziona e chi può richiederlo.

La disciplina del Bonus Asilo Nido

Il Bonus Asilo Nido è contenuto nell’articolo 1, comma 355, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, è una misura volta ad aiutare le famiglie nella gestione dei piccoli di casa. E’ nota la carenza di nidi pubblici che possano accogliere i bambini da 0 a 3 anni e proprio per sopperire a tale mancanza che espone le famiglie, in particolare le donne, alla scelta tra ritornare a lavoro o occuparsi dei figli, nasce questo aiuto. Le rette dei nidi privati sono molto elevate e non sempre con un normale lavoro è facile farvi fronte. La misura inizialmente prevista era di 1.000 euro annuali, ma con il tempo tali importi sono stati aumentati da ultimo con la legge 27 dicembre 2019, n. 160. La particolarità di questo aiuto è che si tratta l’unico sfuggito alla tagliola dell’Assegno Unico.

Quanto si riceve con il Bonus?

Il Bonus Asilo Nido prevede la corresponsione di un importo mensile che varia in base all’ISEE e che deve essere utilizzato per il pagamento della retta dell’asilo. Sono presenti diverse fasce di reddito indicate nella circolare INPS del 27 febbraio 2020 e confermate dal Messagio INPS del febbraio 2021. Gli importi previsti sono:

  1. 3.000 euro per le famiglie con reddito ISEE di valore non superiore a 25.000 euro. L’importo da erogare viene diviso in 11 rate da 272,72 ;
  2. gli importi sono ridotti a 2.500 euro per ISEE compreso tra 25.001 euro e 40.000 euro con rata mensile di 227,27 euro ;
  3. infine, la terza fascia beneficia di 1500 euro e viene applicata alle famiglie con reddito ISEE superiore a 40.000 euro i massimo erogabile ogni mese è di 136,37 euro.

Si può subito notare che tutti hanno diritto a ricevere questo aiuto, l’unica cosa che effettivamente cambia sono gli importi erogati che sono inferiori nelle famiglie che hanno un ISEE più elevato. Chi decide di non presentare l’ISEE avrà il Bonus Asilo Nido previsto per la più alta fascia di reddito, cioè 1500 euro annui.

Inoltre è strettamente legato ai mesi in cui effettivamente si usufruisce del servizio, quindi le famiglie che nei mesi estivi preferiscono non far frequentare il nido non riceveranno l’importo mensile per 11 mesi, ma per i mesi di cui effettivamente si è usufruito.

Occorre però fare delle precisazioni, infatti le somme erogate dall’INPS non possono essere superiori rispetto alla retta effettivamente pagata. Le famiglie sono quindi tenute ad inviare all’INPS le ricevute di quanto effettivamente versato.

Come richiedere il Bonus Asilo Nido

Possono presentare la domanda per il Bonus Asilo Nido i genitori comunitari, italiani e stranieri, questi devono essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno. La domanda deve essere presentata online tramite il sito INPS ed è necessario quindi avere un codice di identità digitale (SPID, CIE, CNS).

La prima domanda presentata deve essere corredata della ricevuta del primo pagamento effettuato, inoltre devono essere allegati ulteriori dati come:

  • partita IVA e denominazione dell’asilo nido ( può trattarsi di una struttura pubblica o privata autorizzata, non può trattarsi di ludoteche, baby parking e simili);
  • codice fiscale del minore;
  • mese per il quale si vuole percepire il Bonus Asilo Nido;
  • estremi del pagamento effettuato;
  • nominativo del genitore che si occupa del pagamento della retta.

Nel caso in cui la struttura frequentata sia privata autorizzata devono essere indicati anche gli estremi dell’autorizzazione.

Per i minori in affidamento, o in affidamento pre-adottivo, è necessario allegare anche il provvedimento da cui si evince tale condizione, oppure gli elementi dell’atto che ne consentano all’INPS il reperimento presso l’Amministrazione che lo detiene.

Nella domanda deve essere indicato anche il mezzo di pagamento che si vuole utilizzare, occorre quindi indicare l’IBAN del conto o della carta prepagata.

Una volta inserito il bambino tra i beneficiari del bonus è necessario inviare man mano le ricevute dei pagamenti effettuati e si ottiene il rimborso delle somme, il termine ultimo per la presentazione della documentazione in riferimento all’anno 2021 è il 1° aprile 2022.

Bonus Asilo Nido per bambini con patologie croniche

Per i bambini affetti da grave patologia cronica e che di conseguenza non frequentano il nido è previsto che possano comunque usufruire degli importi del Bonus Asilo Nido, gli stessi saranno però corrisposti in un’unica soluzione, le somme potranno essere utilizzate per ottenere il supporto di personale a casa. Per poter ottenere questo aiuto è necessaria l’attestazione della patologia eseguita da un pediatra.

Decadenza dal Bonus

Naturalmente dal beneficio si può decadere, ciò avviene in caso di perdita della responsabilità genitoriale da parte del genitore che aveva presentato l’istanza ( se la responsabilità genitoriale resta in capo all’altro genitore questo potrà autonomamente presentare un’istanza). Lo stesso discorso vale nel caso in cui ci sia il decesso del genitore che aveva presentato l’istanza.

Si decade dal beneficio anche nel caso in cui lo stesso era riferito a un bambino in affidamento e lo stesso viene meno.