L’esigenza di sicurezza è sempre più sentita dalle famiglie e proprio per questo c’è il Bonus Sicurezza 2021 confermato e prorogato dalla legge di bilancio 2021. Viste le finalità, questa misura viene anche definita Bonus antifurto, videosorveglianza e allarme. Vediamo chi può usufruirne e gli importi che si possono ottenere e come fare richiesta degli importi.
Il Bonus Sicurezza può essere richiesto dai soggetti tenuti al versamento dell’IRPEF e i titolari di partita IVA, possono usufruirne non solo i cittadini italiani, ma anche cittadini italiani residenti su territorio straniero, in questo caso l’impianto però deve essere installato su un immobile che si trova in Italia. Per poter procedere alla richiesta necessario essere in regola con il pagamento delle imposte IMU e TASI. Ad esempio, coloro che sono nella No Tax Area, non possono usufruirne.
In dettaglio possono accedere al bonus sicurezza:
Rispetto a tali soggetti può chiedere il beneficio anche il familiare convivente, il coniuge, il convivente, il coniuge separato a cui sia stata assegnata l’abitazione, la parte dell’unione civile
Il Bonus può essere richiesto con agevolazione al 50% fino al 31 dicembre 2021, nel 2022 sarà riconosciuto al 36%, conviene quindi affrettarsi per recuperare gli investimenti effettuati per la sicurezza dell’immobile.
Il Bonus Sicurezza viene riconosciuto su tutti gli interventi volti a migliorare le condizioni di sicurezza dell’immobile viene quindi riconosciuto per:
Il Bonus Sicurezza si può usare anche per l’installazione di sistemi di rilevazione di gas, incendi e fumi, quindi il termine sicurezza ha una portata ampia.
Le detrazioni sono al 50% queste non spettano soltanto sull’acquisto delle varie componenti, ma anche sulle spese di progettazione e installazione. L’importo massimo per il quale si può ottenere il beneficio è di 96.000 euro e di conseguenza si può ottenere una somma massima di 48.000 euro in 10 rate di uguale importo.
Il Bonus Sicurezza si usufruisce in forma di detrazione dall’IRPEF dei crediti maturati. Gli importi spesi e per i quali si ha diritto alla detrazione sono divisi in 10 rate di uguale importo e di conseguenza ogni anno si può riscuotere, sotto forma di detrazione delle imposte IRPEF, una rata. Se gli importi IRPEF non coprono l’intero ammontare che si avrebbe diritto di percepire, le restanti somme sono perse. L’effettiva riscossione inizia il primo periodo di imposta successivo rispetto a quello in cui sono state effettuate le spese.
Questo implica che, nella dichiarazione dei redditi successiva all’installazione dei sistemi di sicurezza, si dichiarano tali lavori con bonifici parlanti, la dichiarazione è vagliata e l’Agenzia delle Entrate provvede a scorporare le somme a cui si ha diritto dalle imposte IRPEF da versare. Se il lavoratore si avvale del sostituto di imposta che esegue mensilmente il versamento degli acconti IRPEF, si provvede alla restituzione al contribuente delle somme già versate. Se il contribuente invece provvede da solo al versamento delle imposte IRPEF, sarà esonerato dal versamento stesso.
Per poter ottenere il beneficio fiscale è necessario effettuare dei pagamenti tracciabili e quindi attraverso un bonifico parlante bancario o postale.
Nel bonifico devono essere indicati obbligatoriamente alcuni dati:
Solitamente presso gli sportelli bancari e postali sono disponibili dei moduli pre-compilati per poter usufruire di tali benefici fiscali. In questo modo le operazioni sono facilitate ed è difficile commettere errori.
Le fatture dei pagamenti dovranno essere conservate a cura del contribuente che dovrà esibirle a richiesta alle autorità che dovessero eseguire dei controlli.
Per chi vuole usufruire dei vari Bonus vigenti per lavori in edilizia, c’è ancora la possibilità di avere il Superbonus al 110% sebbene con delel novità. Per maggiori informazioni, leggi l’articolo: Superbonus 110%: novità sul visto di conformità-congruità
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