C’è un mese di tempo per presentare le domande del nuovo contributo a fondo perduto per le partite Iva che abbiano subito riduzioni di attività a causa della pandemia da Covid-19. Il direttore dell’Agenzia delle entrate ha firmato il provvedimento nella giornata di ieri. Il contributo sarà erogato alle imprese che abbiano iniziato l’attività nel corso del 2019. Si tratta di un riconoscimento a una fetta di imprese che, inizialmente, erano stati escluse dai ristori e da altre misure introdotte a sostegno delle imprese in difficoltà.
Il contributo a fondo perduto di 1000 euro spetta alle imprese che abbiano i requisiti previsti dal decreto “Sostegni”. In particolare, l’elenco è contenuto nell’articolo 1 del decreto legge numero 41 del 2021. Più dettagliatamente, il volume dei ricavi non deve superare i 10 milioni di euro. Diversamente dalle altre imprese, il fondo perduto spetta anche nel caso in cui non si sia verificato il calo del 30% del fatturato del 2020 rispetto a quello del 2019.
Il requisito dell’apertura dell’attività riguarda l’avvio della partita Iva. Infatti, quest’ultima deve essere stata aperta tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018 per un inizio di attività avvenuto nel corso del 2019. Per questo requisito è dunque necessario che l’inizio dell’attività debba risultare dal registro delle imprese della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Il contributo a fondo perduto non potrà essere beneficiato dagli operatori che abbiano la partita Iva non attiva alla data di entrata in vigore del decreto legge numero 41 del 2021. Rimangono fuori dal bonus anche gli enti pubblici, le società di partecipazione e gli intermediari finanziari.
Le partite Iva rientranti nei requisiti possono presentare la domanda del contributo a fondo perduto direttamente in via telematica collegandosi al portale dell’Agenzia delle entrate. In questo caso, il richiedente deve entrare nella propria area personale. L’istanza può essere inviata anche tramite un intermediario abilitato o il proprio commercialista.
L’erogazione del fondo perduto fino a 1000 euro può avvenire anche nella formula di credito di imposta da portare in compensazione. In questo caso, sarà necessario presentare il modello F24 per far valere l’importo accordato. Sull’importo, infatti, l’Agenzia delle entrate precisa che il fondo perduto è dovuto nella misura massima di 1000 euro. “Il valore dipenderà dal rapporto tra il limite complessivo di spesa stabilito per norma e l’ammontare complessivo dei contributi relativi alle istanze accolte”.
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