Resto al Sud è il contributo a fondo perduto che sostiene la nascita e lo sviluppo delle nuove attività imprenditoriali e libero professionali. La misura è attiva nelle regioni del Sud Italia e nelle aree colpite da eventi sismici del 2016 e 2017 del Centro Italia (Lazio, Marche e Umbria). Tuttavia, la recente legge numero 156 del 2021 ha provveduto a un doppio ampliamento della platea dei beneficiari della misura. Infatti, il contributo a fondo perduto è stato esteso anche al settore del commercio e alle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Il fondo perduto Resto al Sud è rivolto agli under 56 anni che, al momento della presentazione della domanda del contributo:
Ulteriori requisiti richiesti per presentare la domanda del fondo perduto Resto al Sud consistono nel:
L’impresa per la quale si richiede il contributo a fondo perduto rientrante nella misura Resto al Sud deve essere stata costituita dopo il 21 giugno 2017. Per le imprese costituende, invece, è necessario che la costituzione debba avvenire entro 60 giorni dall’esito positivo della domanda. Per i residenti all’estero, i termini sono prolungati a 120 giorni.
Possono richiedere i contributi di Resto al Sud anche i liberi professionisti. La richiesta può avvenire sia per la formula individuale che per quella societaria. I professionisti, tuttavia, non devono risultare titolari di partita Iva nei dodici mesi precedenti l’invio dell’istanza per un’attività analoga a quella per la quale richiedano i finanziamenti. A tal proposito, il codice Ateco deve risultare non identico fino alla terza cifra delle classificazione inerente le attività economiche.
Con il fondo perduto Resto al Sud si possono finanziare:
Il finanziamento della misura Resto al Sud copre la totalità delle spese ammissibili: il 50% attraverso il contributo a fondo perduto; l’altra metà mediante finanziamento bancario garantito dal Fondo di garanzia. Gli interessi sono a carico di Invitalia che gestisce la misura. Per le imprese individuali il massimo che si può ottenere dalla misura è pari a 60 mila euro. Per le società, il limite finanziabile è di 50 mila euro per ogni richiedente. Si può arrivare a un finanziamento di 200 mila euro per società composte da quattro soci.
Tra le misure in arrivo, il contributo Resto al Sud potrà contare anche di un fondo perduto di 15 mila euro per le attività professionali e per le ditte individuali. Inoltre è previsto un ulteriore fondo perduto di 40 mila euro per le società.
Le ultime novità sul finanziamento Resto al Sud sono arrivate dall’articolo 13 della legge numero 156 del 2021 di conversione del decreto legge numero 121 del 2021. La pubblicazione della legge è avvenuta nella Gazzetta Ufficiale numero 267 del 9 novembre 2021. Due sono gli allargamenti della misura. In primo luogo è stata estesa al commercio la possibilità di beneficiare del fondo perduto. Pertanto, oltre al commercio, la misura finanzia investimenti:
Questa modifica permetterà a vari beneficiari di poter richiedere il finanziamento, come già avvenuto con l’allargamento ai liberi professionisti.
La legge 156 del 2021 ha esteso i finanziamenti di Resto al Sud anche ad altre isole del Centro e del Nord Italia. Ecco l’elenco completo delle nuove località:
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