Formazione professionale: va retribuita dal datore di lavoro?

Oggi ci addentreremo, con questa rapida guida, nel mondo della formazione professionale. Sempre più spesso si parla di formazione al lavoro, ma è giusto retribuire questa formazione? Oppure è un bagaglio da fare gratis, per poter lavorare, pagati, successivamente?

Formazione professionale: di cosa si tratta

Innanzitutto, chiariamo di cosa si parla, quando si fa riferimento alla formazione professionale.

Per dirla molto in breve, per formazione professionale o istruzione professionale (in inglese: vocational training) si intende, in generale nel lavoro, il percorso di formazione specifica che si deve intraprendere per accostarsi a una professione e per essere pronti ad entrare (o rientrare) nel mondo o mercato del lavoro.

E’ giusto, dunque che questo percorso di formazione sia retribuito? Per dare risposta a questa domanda, occorre vedere cosa rientra nell’orario di lavoro previsto.

Orari di lavoro e formazione professionale

Per valutare la possibilità di retribuzione della formazione, occorre tenere conto del tempo e degli orari del lavoro.

Molti corsi, ad esempio, vengono indetti nei weekend per non andare ad interferire con lo svolgimento delle normali attività dei dipendenti. C’è chi ne usufruisce durante le ferie o nei giorni di riposo, appunto per non assentarsi dal lavoro e non interferire con le normali attività quotidiane da svolgere.

In tal senso, una fondamentale Direttiva europea disciplina l’organizzazione dell’orario di lavoro in tutti i suoi aspetti, annesse le pause, i riposi e le ferie, senza tralasciare i turni più gravosi, come quelli notturni. In base a tale direttiva, che è immediatamente applicabile in tutti gli Stati membri, vi è contenuta una doppia definizione fondamentale per la soluzione del problema di cui andiamo ad occuparci, ovvero:

  • l’orario di lavoro
  • periodi di riposo.

Quando si parla di “orario di lavoro” in senso ampio e omnicomprensivo si intende, in base alla Direttiva, «qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell’esercizio della sua attività o delle sue funzioni, conformemente alle legislazioni e/o prassi nazionali».

La definizione di “periodo di riposo”, invece, è speculare alla prima e riguarda, molto semplicemente «qualsiasi periodo che non rientra nell’orario di lavoro».

Congedi formativi: vanno pagati?

Il «congedo per la formazione» (o quindi congedo formativo) è finalizzato al completamento delle scuole dell’obbligo o al conseguimento di un titolo di studio (diploma di scuola superiore, laurea, dottorato di ricerca e master) od ancora alla partecipazione ad attività formative differenti da quelle realizzate dal datore di lavoro e, quindi, rivolte ad allargare la propria preparazione personale. Nel tempo di questa aspettativa, il dipendente ha diritto alla conservazione del posto, ma non riceve la retribuzione e non matura anzianità di servizio. Le modalità di fruizione dei periodi di congedo sono stabilite dai contratti collettivi di lavoro.

Per rispondere, dunque alla domanda del paragrafo, se vanno pagati o meno, diciamo che i periodi dedicati ai congedi formativi devono essere retribuiti per legge quando hanno ad oggetto la formazione professionale continua, in quanto essa costituisce un diritto e un dovere del lavoratore.

Formazione professionale, va pagata?

E veniamo, dunque alla domanda chiave di tutta la nostra guida.

Al di fuori e al di dentro di quanto detto in precedenza, una recente decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che il tempo che viene dedicato alla formazione professionale obbligatoria rientra nell’orario di lavoro e, dunque, va retribuito.

La stessa Corte ha tenuto a precisare che la formazione è considerata obbligatoria quando il suo mancato svolgimento comporterebbe penalizzazioni o la perdita del posto di lavoro.

Dunque, questo è quanto di più necessario ed esaustivo vi fosse da sapere in merito alla formazione professionale ed alla sua papabilità di retribuzione.

Davide Scorsese

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Davide Scorsese

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