Opzione donna, quanto conviene il riscatto laurea agevolato per i 35 anni di contributi?

pensione nel 2023

Anche per il 2022 la misura di pensione con opzione donna verrà prorogata con i medesimi requisiti di accesso della precedente proroga. Il numero degli anni di contributi dovrà essere sempre pari ad almeno 35. Molte lavoratrici potrebbero trovare conveniente arrivare a questo traguardo recuperando anni di studi universitari mediante il riscatto della laurea. E, per questo obiettivo, ricorrere alla soluzione agevolata dettata dal decreto numero 4 del 2019 può essere quella ottimale per risparmiare sul riscatto stesso.

Che cos’è il riscatto agevolato della laurea ai fini della futura pensione?

Il riscatto agevolato della laurea permette, infatti, di recuperare i periodi di studi per un massimo di 4 o 5 anni a seconda del corso di laurea. L’onere da pagare risulta ridotto qualora i versamenti contributivi debbano essere valorizzati mediante il metodo contributivo. In altre parole, il riscatto agevolato della laurea vige per periodi di studi collocati nel sistema contributivo. Ovvero per periodi successivi al 31 dicembre 1995. Per queste lauree il costo agevolato è sempre consentito.

Riscatto laurea per periodi di studio prima del 1° gennaio 1996

Anche per le lauree conseguite prima del 1° gennaio 1996 il contribuente ha la possibilità di optare per il pagamento agevolato del riscatto. Ma, in questo caso, il lavoratore dovrebbe rinunciare ai vantaggi del sistema previdenziale retributivo di appartenenza per accettare il solo metodo contributivo, meno conveniente in vista dell’assegno di pensione ma con un costo di riscatto della laurea più contenuto. Si tratta di valutare, da un lato, la perdita di quote retributive di pensione e, dall’altro, il maggior risparmio del riscatto della laurea del contributivo.

Riscatto laurea con metodo agevolato per donne che hanno contributi nel sistema retributivo

Per l’opzione donna questa rinuncia, ai fini pensionistici, non fa molta differenza. Infatti, le lavoratrici che vanno in pensione con l’opzione donna accettano che la loro pensione venga ricalcolata interamente con il metodo contributivo, anche se hanno anni di contributi da calcolare con il meccanismo retributivo. Ovvero anni di contributi versati prima del 1996. Per questo motivo, ricorrendone la convenienza, le donne laureate possono trovare vantaggioso il riscatto della laurea a un costo contenuto.

Quanto costa il riscatto della laurea con il metodo agevolato?

Per il 2021, il costo del riscatto agevolato della pensione è di 5.264,49 euro per ogni anno universitario da riscattare. L’alternativa è calcolare il riscatto della laurea con la riserva matematica, ovvero applicando l’aliquota vigente presso il Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti dell’Inps, attualmente del 33%. Tale percentuale va moltiplicata per il reddito lordo dei 12 mesi precedenti a  quello della richiesta del riscatto della laurea. Per ottenere il costo totale il risultato ottenuto va moltiplicato anche per il numero di anni di corso di laurea. Questo meccanismo di calcolo può determinare un costo di gran lunga più alto rispetto ai 21.057,96 euro necessari per riscattare 4 anni di corso con il sistema agevolato del decreto 4 del 2019.

Come si va in pensione anticipata con l’opzione donna?

Per andare in pensione con l’opzione donna, oltre ai 35 anni di contributi, la legge richiede determinati requisiti anagrafici. L’età in vigore fino al termine del 2021 per le lavoratrici alle dipendenze è quella dei 58 anni, maturata entro il 31 dicembre 2020. Per le lavoratrici autonome l’età è quella dei 59 anni. Con la nuova legge di Bilancio i requisiti anagrafici e contributivi dell’opzione donna rimarranno invariati fino al 31 dicembre 2022. Analogamente alla precedente proroga dell’opzione donna, i requisiti 2022 dovranno essere maturati entro il 31 dicembre 2021.

Opzione donna e riscatto agevolato della laurea

Il traguardo dei 35 anni di contributi necessari per accedere all’opzione donna può essere agevolato dal riscatto della laurea. A tal proposito è importate precisare che per avvalersi del riscatto agevolato della laurea ai fini dell’opzione donna, è necessario presentare la domanda di riscatto contestualmente a quella di pensione. Scegliendo l’opzione donna, e dunque il ricalcolo della pensione con il metodo contributivo, la lavoratrice ha la possibilità di richiedere il riscatto agevolato della laurea in luogo di quello ottenuto con la riserva matematica. L’operazione in molti casi ha vantaggi dal punto di vista del costo del riscatto stesso.

Riscatto laurea, cosa succede se la lavoratrice dovesse rinunciare alla domanda di uscita con opzione donna?

Inoltre non ci sarebbero variazioni nel calcolo della pensione, come avverrebbe per altre misure di uscita anticipata. Chi richiede l’opzione donna accetta anche il ricalcolo con metodo contributivo della pensione. Solo se la lavoratrice dovesse rinunciare alla domanda di pensione con opzione donna, il costo del riscatto della laurea verrebbe rideterminato in base alle regole generali e avendo riguardo ai periodi nei quali sono collocati i periodi da riscattare.