Polizza infortuni: che cos’è e cosa fare prima di firmare

Polizza furto e incendio

La polizza infortuni è il contratto che copre l’inabilità temporanea, permanente o la morte. Eventualmente la polizza copre anche il rimborso delle spese mediche. Gli eventi che potrebbero determinare le situazioni descritte devono essere identificati come conseguenza esclusiva e diretta di un fatto che abbia una causa fortuita, esterna e violenta.

Eventi che determinano l’inabilità e la morte nella polizza infortuni: cosa bisogna sapere

Gli eventi che abbiano causato l’inabilità temporanea o permanente o, nei casi più gravi, la morte devono essere identificati come:

  • fortuiti, ovvero non prevedibili, e inevitabili;
  • esterni e violenti. Cioè gli eventi non devono essere rinvenibili all’interno dell’organismo. Ad esempio, la malattia, sia pure improvvisa, non rientra tra gli eventi coperti dalla polizza.

Quando potrebbero verificarsi gli infortuni tutelati dalla polizza?

La polizza infortuni viene stipulata per eventi che potrebbero verificarsi mentre:

  • si circola su un veicolo. In questo caso si fa riferimento all’infortunio occorso al conducente nel caso in cui la tutela non sia stata già appositamente acquistata come garanzia accessoria alla Rc auto;
  • mentre si lavora e, dunque, nell’orario lavorativo. Rientrano in queste casistiche gli infortuni professionali, inclusi gli infortuni che avvengano durante il percorso da casa a lavoro e viceversa;
  • nel tempo libero, ovvero per infortuni extra-lavorativi;
  • durante tutta la giornata a prescindere da quale attività si stia svolgendo.

Polizza infortuni, annuale o pluriennale?

La polizza infortuni può essere stipulata annualmente oppure con un contratto che copra più anni. In questo caso, per le polizze stipulate dopo il 15 agosto 2009, con la sottoscrizione di un contratto di oltre 5 anni si può disdire il contratto stesso con un preavviso di 60 giorni. Durante i primi cinque anni, tuttavia, il beneficiario della polizza deve aver versato regolarmente il premio. In ogni caso, l’eventuale proroga tacita non può andare oltre i due anni. La proroga tacita deve essere contenuta nel contratto.

Polizza infortuni, come funziona?

La polizza infortuni tutela il patrimonio del beneficiario nel caso in cui si verifichi un evento esterno e violento che procuri lesioni fisiche. Dette lesioni devono impedire il normale svolgimento di un’attività lavorativa e devono essere opportunamente accertate. Dopo il verificarsi dell’infortunio, l’assicurato potrebbe subire l’inabilità temporanea o permanente, oppure la morte.

Cosa si ottiene con la polizza infortuni?

Al verificarsi dell’evento che abbia determinato l’infortunio e dunque l’inabilità o la morte, al beneficiario spettano:

  • la diaria o paga giornaliera, per ciascuna giornata di lavoro persa;
  • l’indennizzo a favore dei beneficiari superstiti nel caso in cui dall’evento si sia verificata la morte dell’assicurato.

Differentemente da quanto avviene per la polizza Inail, che copre solo dagli infortuni che si possano verificare durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, con la polizza infortuni si può assicurare chiunque, anche a prescindere dallo svolgimento della propria attività lavorativa.

Quanto si paga per una polizza infortuni?

Il premio da pagare per una polizza infortuni dipende da vari fattori. Innanzitutto, è da considerare l’ambito temporale della copertura. Ad esempio, la garanzia può essere per tutto il giorno, 24 ore su 24, con un costo più alto. Ma si può sottoscrivere una polizza per le sole ore lavorative. Il premio dipende anche dal tipo di attività che si svolge. In questo caso, molto di pende dal profilo di rischio che può essere più o meno alto. Si può, inoltre, procedere con l’inclusione dei rischi sportivi, soprattutto se si svolgono degli sport pericolosi. Infine, il premio dipende anche dall’età dell’assicurato. In genere, il limite anagrafico per la polizza infortuni è di 70 anni.

Polizza infortuni, a chi serve soprattutto?

La polizza infortuni è indicata, in particolare, ai lavoratori autonomi. Infatti, questi ultimi non hanno la copertura offerta dall’Inail. Risulta pertanto fondamentale tutelare tutte le persone che svolgano un’attività lavorative ma anche per quelle extra. La polizza infortuni è indicata, inoltre, ai guidatori con la formula specifica “Infortuni del conducente”.

A cosa prestare attenzione prima di firmare una polizza infortuni?

Nella fase precontrattuale, ovvero prima di firmare una polizza infortuni, è indispensabile scegliere la copertura maggiormente attinente alle proprie necessità professionali e private. Se si è un libero professionista è consigliabile una polizza infortuni che copra tutte le ore della giornata. Al contrario, a un lavoratore dipendente si consiglia una polizza infortuni solo per le ore nelle quali non si è a lavoro.

Polizze infortuni, è necessario verificare quali sono le clausole e le condizioni contrattuali

Prima di firmare una polizza infortuni è necessario, inoltre, prestare attenzione alle clausole e alle condizioni contrattuali. Infatti, nel contratto possono essere presenti delle franchigie in percentuale, da applicare a seconda del grado di invalidità permanente conseguente all’evento. La franchigia può essere indicata anche in giorni: normalmente, in questi casi, si riferisce all’inabilità temporanea.

Cause di esclusione del pagamento per una polizza infortuni

All’interno del contratto possono essere presenti anche le clausole di esclusione. La polizza, infatti, non paga per gli infortuni che siano accaduti in conseguenza del compimento di un reato o di un’attività che sia contraria alla legge. Non sono pagate nemmeno le conseguenze di eventi avvenuti per stato di ubriachezza o sotto l’effetto di stupefacenti. Non rientrano nel risarcimento nemmeno gli eventi causati dalla guida di un veicolo senza la dovuta abilitazione.

Polizze infortuni, quanto incidono le concause?

Ai fini dell’effettiva copertura della polizza infortuni diventa fondamentale l’assenza di concause nella produzione dell’evento che abbia determinato l’invalidità o la morte. Infatti, qualora gli effetti di un infortunio siano imputabili a cause preesistenti, l’invalidità non verrà indennizzata. La polizza, pertanto, copre solo il danno fisico conseguente, in maniera esclusiva e diretta, dall’infortunio. È dunque escluso l’aggravamento di una situazione già preesistente.

Variazione dell’attività professionale nella polizza infortuni

L’eventuale variazione di un’attività professionale deve essere comunicata all’impresa. Infatti, iniziando una nuova attività potrebbe far conseguire un innalzamento o una riduzione del rischio. Di conseguenza, anche il premio da pagare potrebbe andare, rispettivamente, in aumento o in diminuzione. In mancanza della comunicazione, l’indennizzo potrebbe ridursi o addirittura essere escluso a seguito dell’infortunio.

Come scegliere la polizza infortuni?

Diventa pertanto indispensabile fare opportune valutazione nella scelta della polizza infortuni. Le valutazioni da fare prima di firmare sono quelle inerenti:

  • allo stile di vita condotto e ai rischi di infortunio ai quali ci si espone;
  • all’importo da pagare. Il premio deve essere proporzionato al rischio e alle possibilità economiche di chi lo sottoscrive;
  • di conseguenza alle entrate economiche che devono far fronte al premio da pagare.

Cosa verificare nel contratto prima di sottoscrivere la polizza infortuni

Per quanto riguarda le verifiche da fare sul contratto proposto dall’impresa, è necessario verificare in che modo si verrà eventualmente rimborsati, cosa sia incluso e cosa escluso dal rimborso e le franchigie presenti. Inoltre, è necessario fare una analisi di quelli che sono i costi in rapporto ai benefici della polizza stessa. Infine, diventa fondamentale valutare quanto un eventuale infortunio possa compromettere le entrate economiche, sia nel caso in cui si sia sottoscritta una polizza infortuni che nel caso in cui si sia sprovvisti.