Il rincaro della bolletta energetica, luce e gas, preoccupa gli italiani e tra le misure che il governo sta introducendo al fine di contenere il disagio per le famiglie in difficoltà, c’è la possibilità di pagare gli importi in 10 rate. Ecco cosa vuol dire.
In realtà le famiglie italiane ricevono già le fatture di luce e gas periodicamente, solitamente ogni bimestre, questo per evitare un accumulo dei consumi da pagare e per far in modo di tenere sotto controllo la propria spesa energetica. Ora il governo, a fronte di molte lamentele per la scarsa incidenza dei provvedimenti messi a punto per contrastare gli aumenti, ha proposto alla Commissione Bilancio del Senato un emendamento particolare, cioè la possibilità di attivare la rateizzazione nel caso di difficoltà ad affrontare il pagamento della bolletta energetica. L’emendamento fissa le linee generali e spetterà all’ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, fissare i dettagli.
L’emendamento presentato dal Governo stabilisce che nel caso in cui nel periodo che va dal 1° gennaio 2022 al 30 aprile 2022 i consumatori dovessero maturare dei ritardi nel pagamento delle bollette, il venditore prima della comunicazione del sollecito dovrà avvertire il cliente del fatto che può accedere alla rateizzazione in 10 mesi e senza interessi. Questa misura mira a salvaguardare le famiglie che hanno un ISEE che non consente di rientrare nello sconto in bolletta previsto per le famiglie in difficoltà, che però possono trovarsi in una situazione di momentanea difficoltà economica e non riescono a stare al passo con tutti i pagamenti anche in seguito ai vistosi rincari.
La disposizione chiarisce che al fine di compensare le perdite che naturalmente potrebbe avere il venditore di energia è stanziato un miliardo di euro destinato ad un meccanismo di anticipo in suo favore. Potranno accedere a tali fondi i fornitori per i quali gli importi della rateizzazione superino il 3% del valore totale delle fatture emesse. Sarà l’ARERA a stabilire le modalità di conguaglio e la misura. Naturalmente gli anticipi dovranno comunque essere restituiti, il recupero sarà eseguito dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (Csea) che avrà in gestione anche il miliardo stanziato, in misura del 70% degli anticipi ricevuti entro dicembre 2022 e il 30% nel 2023.
L’emendamento prevede inoltre lo stanziamento di 1,8 miliardi di euro volti ad azzerare gli oneri di sistema per le utenze elettriche e 480 milioni per compensare gli oneri di sistema sulle bollette del gas. Infine, è previsto lo stanziamento di 912 milioni di euro per lo sconto in bolletta in favore delle famiglie economicamente disagiate o nel cui nucleo è presente una persona gravemente malata.
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