Cosa si intende quando si parla di file XML e cosa vuol dire la sigla ISA? A queste due e ad altre domande in merito agli indici fiscali daremo le risposte in questa rapida ed essenziale guida sull’argomento.
Per cominciare questa nostra guida, partiamo dalle base della questione, ovvero andando a definire cosa si intende con il termine ISA.
Gli ISA ovvero indici sintetici di affidabilità fiscale che dal 2019 (periodo d’imposta 2018) hanno sostituito in via definitiva gli studi di settore, sono degli indici che l’Amministrazione finanziaria ha messo a punto allo scopo di favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, quindi stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari da parte dei contribuenti esercenti attività di impresa, arti o professioni e il rafforzamento della collaborazione tra questi e l’Agenzia delle Entrate.
E, dunque vediamo di seguito come richiedere un modulo da compilare ISA.
Il modello ISA è stato, sostanzialmente, concepito come parte integrante del modello Redditi. Per quanto riguarda la sua compilazione è sufficiente barrare la casella ISA presente sulla prima pagina del modello Redditi e seguire tutte le istruzioni presenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Ma dove si trova, quindi e come si può richiedere questo fantomatico modello ISA?
In merito a questa domanda, ecco le istruzioni fornite direttamente dall’agenzia delle entrate:
Partiamo col dire che la sigla XML sta semplicemente ad indicare il formato digitale di un file. Ma, quindi cosa vuol dire, sostanzialmente questa sigla?
Un file XML o eXtensible Markup Language è un linguaggio (molto versatile) aperto che consente la rappresentazione di documenti e dati strutturati su supporto digitale.
Quindi, come sarà possibile importarlo, lo scopriamo nel prossimo, conclusivo paragrafo.
La risposta a questa nucleica domanda è più semplice del previsto.
In pratica, per effettuare l’importazione del file xml, che è reso disponibile dall’Agenzia delle entrate, è possibile attraverso la funzione “Importa da file XML” attivabile indicando la cartella del computer dove è contenuto il suddetto file ed effettuandone l’importazione.
Questo è, dunque, quanto vi fosse da sapere in merito alla questione dell’ ottenimento e quindi delle modalità per andare poi a compilare il proprio ISA, al fine di comunicare correttamente i vostri dati, o meglio detti indici fiscali, alle amministrazioni competenti. Non vi resta che prepararvi, dunque alla compilazione del vostro ISA. Qualora ne siate soggetti. E giustamente, vi domanderete chi sono i soggetti ISA e chi ne è esente? Vediamolo nell’ ultimo paragrafo.
Dunque, gli indici sintetici di affidabilità fiscale per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni: verificano la normalità e la coerenza della gestione aziendale o professionale; esprimono, su una scala da 1 a 10, il grado di affidabilità fiscale riconosciuto a ciascun contribuente.
E, dunque, gli ISA si applicano agli esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo che svolgono, come “attività prevalente”, una o più ‘attività tra quelle per le quali risulta approvato un ISA e che non presentano una causa di esclusione.
Ne sono esclusi, invece, dall’applicazione degli ISA diverse categorie che andiamo ad invitare di sfogliare nel lungo elenco generale riposto nel sito dell’ Agenzia delle Entrate.
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