La modalità di compilazione della domanda per il contributo perequativo delle partite Iva richiede attenzione per l’invio dell’istanza stessa. La trasmissione della domanda deve essere effettuata attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle entrate. Il servizio on line si può utilizzare dalla sezione “Fatture e corrispettivi” oppure dai canali telematici del portale dell’Agenzia delle entrate Fisconline o Entratel.
Possono presentare domanda per il contributo perequativo tutti i soggetti che svolgono attività di impresa, di arte o di professione, o che producano reddito agrario e che siano in possesso di partita Iva, residenti o stabiliti nel territorio italiano.
Sono invece esclusi dal contributo perequativo le seguenti partite Iva:
La presentazione della domanda del contributo perequativo può avvenire entro il 28 dicembre 2021. I soggetti ammessi devono utilizzare, in modalità telematica, i servizi e le procedure messe a disposizione dall’Agenzia delle entrate. Il contributo spetta se c’è stato un peggioramento del risultato economico di esercizio nel periodo di imposta del 2020 rispetto a quello del 2019. Il differenziale, ovvero il risultato economico negativo o peggiorativo, deve essere almeno del 30%. Il contributo perequativo non può superare il limite di 150 mila euro.
È necessario utilizzare il modulo di domanda del contributo perequativo messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate. La domanda per ottenere il contributo perequativo contiene varie informazioni:
Nella domanda del contributo perequativo sono richieste anche ulteriori informazioni, quali:
Nel momento in cui si inoltra la domanda del contributo perequativo, la partita Iva riceve la prima ricevuta che attesta la presa in carico della propria istanza. Può capitare che la domanda venga immediatamente scartata per la mancanza dei requisiti. In questo caso operano direttamente i controlli formali e telematici della modalità di invio della domanda stessa.
La domanda del contributo perequativo, quando viene presa in carico, è sottoposta ad ulteriori controlli sulle informazioni contenute. Al superamento di questi controlli, il richiedente riceve la comunicazione dell’avvenuto mandato di pagamento del contributo perequativo. La comunicazione può essere visualizzata anche nell’area del portale dell’Agenzia delle entrate “Fatture e corrispettivi”, entrando in “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito”.
L’istanza presentata dalle partite Iva per il contributo perequativo potrebbe anche essere scartata. In questo caso se ne ha comunicazione già nell’area personale di Fatture e corrispettivi con indicazione dei motivi che hanno portato al rigetto.
L’erogazione del contributo perequativo alle partite Iva viene determinato in base ai valori che vengono indicati nella domanda. L’accredito del fondo perduto avviene direttamente sull’Iban del conto corrente indicato nella domanda. Il conto corrente deve essere intestato al codice fiscale del soggetto richiedente, sia esso una persona fisica che una persona diversa.
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