Il microcredito a sostegno della nascita delle nuove piccole e medie imprese sta diventando sempre più una realtà consolidata nel mondo dei finanziamenti. In più, il microcredito alle Pmi sta crescendo anche grazie alla stretta collaborazione tra soggetti pubblici e privati. Le banche offrono una serie di servizi a soggetti altrimenti “non bancabili“, ovvero che non potrebbero ricevere il necessario sostegno per la creazione di una nuova impresa. Infine, il recente protocollo di Microcredito di Libertà ha esteso la possibilità di finanziamenti che possono essere richiesti dalle donne vittime di violenze.
Il microcredito a favore degli imprenditori e per la nascita di nuove piccole e medie imprese si configura, nell’ottica dei finanziamenti, come un mutuo chirografario. Le condizioni applicate possono avere nell’ordine:
Le possibilità offerte dal microcredito alle piccole e medie imprese sono ampliate anche dall’accesso alla garanzia pubblica. Chi beneficia delle opportunità di finanziamento può accedere al Fondo di garanzia per le Pmi. La misura massima prevista dalla legge per la garanzia è pari al 90% del finanziamento. A sostegno delle piccole e medie imprese, l’Ente nazionale per il Microcredito non solo favorisce l’accesso al credito, ma offre anche vari servizi che vanno dalla ricerca alla formazione, dall’assistenza tecnica alle buone pratiche per potersi avvalere della rete di banche che offrono finanziamenti.
Il 3 dicembre 2021, il ministro per le Pari Opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, l’Associazione bancaria italiana (Abi), la Federazione italiana delle Banche di Credito cooperativo e Casse Rurali (Federcase), l’Ente nazionale per il Microcredito e la Caritas Italiana hanno sottoscritto un protocollo di intesa per il Microcredito di Libertà. Si tratta di uno strumento finanziario per l’emancipazione economica delle donne che abbiano subito violenza e che mira anche a favorire le richieste di finanziamento per far nascere nuove imprese a conduzione femminile.
Il Microcredito, inoltre, si propone come obiettivo quello dell’abbattimento del Taeg sui finanziamenti, sia che si tratti di microcredito di impresa, che di quello “sociale”. In casi di finanziamento di Microcredito sociale, la garanzia sale al 100%. A prevederlo è un nuovo fondo di garanzia istituito dal Dipartimento delle Pari Opportunità con una dotazione di partenza di 3 milioni di euro (Fondo di Garanzia per il Microcredito di Libertà).
Partner del microcredito per il sostegno alle nuove piccole e medie imprese, sia nelle formule tradizionali che nel nascente aiuto alle donne vittime di violenza, sono gli istituti bancari. Il gruppo Intesa Sanpaolo offre la possibilità dello strumento Finanziamento Microcredito Imprenditoriale. Si tratta di finanziamenti erogati a favore delle nuove Pmi. Finora, nei numeri, lo strumento ha sostenuto circa 3.500 progetti per un totale di 78 milioni di euro erogati.
Il servizio Microcredito offerto da Unicredit è più recente ed è partito dallo scorso mese di settembre. Le possibilità di finanziamento mirano a realizzare progetti di micro imprese sociali. Finora sono stati concessi 4.819 prestiti per un complessivo di finanziamenti pari a circa 99 milioni di euro. Circa un terzo dei finanziamenti è andato a donne imprenditrici. I giovani under 35 risultano destinatari di una buona parte dei finanziamenti Microcredito. Bnl del gruppo Bnp Paribas sta erogando finanziamenti Microcredito soprattutto a giovani interessati ad aprire nuove attività nei settori dell’artigianato, del commercio, della ristorazione e dei servizi privati.
Dai dati sulle richieste di microcredito per la nascita di nuove piccole e medie imprese relative all’anno 2021, emerge quale sia l’andamento della domanda di finanziamenti. In particolare:
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