La legge di Bilancio 2022 ammette dal 1° gennaio prossimo la sospensione delle scadenze fiscali ai liberi professionisti iscritti agli ordini. La tutela sarà valida non solo per le malattie legate al contagio da coronavirus, ma anche a tutte le malattie e gli infortuni che comportino una sospensione dell’attività lavorativa di oltre tre giorni. La malattia può avvenire anche al di fuori del contesto di lavoro.
La sospensione delle scadenze fiscali ai professionisti a causa della malattia arriva con l’emendamento approvato a Palazzo Madama nella legge di Bilancio 2022. Si allarga il perimetro di applicazione della norma rispetto a quanto già previsto dal decreto legge “Sostegni bis”. Infatti, il provvedimento attuato nello scorso mese di aprile, consentiva ai professionisti il riconoscimento del diritto alla malattia. Ma l’ambito di applicazione era limitato alla Covid e ai relativi giorni di quarantena.
La norma della legge di Bilancio 2022 è chiara sulle condizioni necessarie per usufruire della sospensione delle scadenze fiscali dei liberi professionisti. Le situazioni per beneficiarne riguardano le malattie, gli infortuni, i ricoveri, gli interventi chirurgici e le malattie anche a casa che comportino una inabilità temporanea, di oltre 3 giorni. Per malattie che rispettino questi parametri, è previsto l’esonero temporaneo dalle responsabilità e dalle sanzioni in caso di omesso rispetto delle scadenze fiscali. A tal proposito, la legge di Bilancio 2022 stanzierà risorse per 21 milioni di euro a copertura del mancato gettito temporaneo derivante dalla sospensione delle scadenze fiscali.
Le scadenze che si possono posticipare per le malattie dei liberi professionisti sono quelle riguardanti gli adempimenti tributari. Ovvero le scadenze inerenti il versamento delle imposte. Non sembrerebbero rientrare nella possibilità di sospensione della scadenza i contenziosi tributari. Infine, non rientrano nemmeno le scadenze previdenziali e quelle giudiziarie.
L’emendamento approvato in sede di legge di Bilancio 2022 indica chiaramente quali siano lavoratori a partita Iva e autonomi che possono beneficiare della sospensione delle scadenze per malattia. La sospensione è possibile solo per i lavoratori autonomi che esercitano la propria attività mediante l’iscrizione agli ordini professionali. Tra gli esclusi, anche i tributaristi (circa 430 mila in tutto).
Il professionista colpito da malattia di oltre 3 giorni avrà la possibilità di sospendere le scadenze tributarie nei susseguenti 60 giorni. La data di decorrenza è quella del ricovero o del verificarsi della malattia. Il professionista può beneficiare di ulteriori 30 giorni che partono dalla fine della malattia o dalla data di dimissioni dal ricovero. I versamenti sospesi vanno poi fatti entro il primo giorno susseguente alla scadenza.
Per la richiesta della malattia e la sospensione delle scadenze fiscali, i liberi professionisti devono inviare la copia del certificato medico e del mandato professionale dato dal cliente alla Pubblica amministrazione interessata. Il mandato professionale deve avere data anteriore a quella della malattia. Infine, dalla sospensione dei versamenti rimangono esclusi gli interessi legali sulle somme dilazionate. Nel 2022 il tasso di interesse legale sarà dell’1,25%.
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