Tra le tipologie di contratti di affitto in Italia ci sono pure quelli che vengono stipulati per un periodo che non supera i 30 giorni. Si tratta, nella fattispecie, dei contratti di locazione breve che, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, possono essere stipulati dalle persone fisiche per l’affitto di immobili che sono ad uso abitativo.
In materia di affitti, per quel che riguarda gli obblighi nei confronti del Fisco, vediamo allora nel dettaglio quali sono le ritenute ed i versamenti da effettuare, sui contratti di locazione breve, al fine di essere sempre in regola con l’Agenzia delle Entrate.
Inoltre, in accordo con quanto riporta il sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, è equiparato al contratto di locazione breve pure quello di sublocazione. E lo stesso dicasi quando si tratta di contratti di concessione in godimento a terzi, a titolo oneroso, da parte del comodatario.
Sui dati relativi ai contratti di locazione breve ci sono degli obblighi di comunicazione al Fisco. Sia da parte dei soggetti che operano nel settore dell’intermediazione immobiliare. Sia da parte dei gestori di portali telematici che fanno da intermediari via web nel mettere in contatto chi affitta con chi cerca un immobile in locazione. Per questi soggetti, c’è l’obbligo di comunicazione dei contratti di locazione entro e non oltre il 30 giugno dell’anno successivo al quale questi sono stati stipulati.
La trasmissione dei dati sui contratti di locazione breve avviene tramite il canale Entratel/Fisconline dell’Agenzia delle Entrate sia per i residenti in Italia, sia per i soggetti non residenti in Italia ma in possesso di una stabile organizzazione nel nostro Paese. Per i non residenti e non in possesso di una stabile organizzazione nel nostro Paese, invece, il soggetto deve avvalersi di un rappresentante fiscale. Il quale provvederà pure a richiedere, per i soggetti rappresentati, l’attribuzione del codice fiscale. Sulla trasmissione dei dati relativi ai contratti di locazione breve, inoltre, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione degli appositi software gratuiti.
Attualmente, sui contratti di locazione breve, gli intermediari sono tenuti ad applicare una ritenuta che è pari al 21%. E che, con il codice tributo ‘1919’, deve essere versata utilizzando il modello di pagamento F24.
L’obbligo di applicazione e di versamento della ritenuta è previsto sia per gli intermediari che intervengono nel pagamento, sia per quelli che sui contratti di locazione breve incassano i corrispettivi ed i canoni.
Inoltre, per il beneficiario, la ritenuta viene considerata ai fini fiscali a titolo di acconto nel caso in cui, in sede di dichiarazione dei redditi, non si opta per il regime della cedolare secca.
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