In questa rapida guida andremo a scoprire la situazione del welfare aziendale, quali sono gli incentivi per un dipendente in tal senso? Scopriamolo assieme nei paragrafi che seguono.
Partiamo subito col dire che quando si parla di welfare aziendale si intende il complesso delle erogazioni e prestazioni che un’azienda riconosce ai propri dipendenti con lo scopo di migliorarne la vita privata e lavorativa.
E va detto che sono sempre più numerose quelle aziende pronte ad adottare i premi di produttività per migliorare le condizioni lavorative dei dipendenti del settore privato.
Andiamo, nei paragrafi successivi a vedere nello specifico la situazione contrattuale sparsa da nord a sud del paese e i relativi piani ed obiettivi aziendali.
Fino alla data dello scorso 15 ottobre 2021 risultavano depositati 66.954 contratti e di questi, a livello territoriale, il 75% è concentrato al Nord, il 17% al Centro il 8% al Sud.
Sempre facendo fede alla data del 15 ottobre 2021, 13.020 depositi di conformità si riferiscono a contratti tuttora attivi. Tra questi a livello territoriale il 75% si colloca al Nord, il 16% al Centro, il 9% al Sud. In più:
Andando ad effettuare un’analisi per settore di attività economica possiamo notare che tra i contratti depositati:
Tra i 13.020 contratti attivi:
Andando invece a valutare la dimensione aziendale otteniamo che tra i contratti depositati:
Stando all’articolo 1 del Decreto Interministeriale datato 4 maggio 2018 abbiamo l’ introduzione di un credito di imposta, utilizzabile esclusivamente in compensazione, per talune spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal cosiddetto “Piano Nazionale Industria 4.0”.
All’atto del deposito telematico dei contratti aziendali è possibile, quindi, indicare tale incentivo fiscale e alla data del 15 ottobre 2021 risultavano depositati 4.214 contratti di cui:
Facendo riferimento al settore di attività economica, il numero maggiore dei contratti depositati riguarda aziende che operano nel settore Servizi (il 61%), a seguire Industria (il 38%) e in ultimo il settore Agricolo (1%).
In ultimo, ma non ultimo andiamo a prendere in esame la contrattazione di prossimità, ovvero quello strumento che offre alle imprese la possibilità di adeguare alcuni istituti normativi e contrattuali alle condizioni e alle specifiche esigenze delle diverse realtà aziendali.
Facendo fede sempre alla data di cui sopra del 15 ottobre 2021 sono stati depositati 1.032 contratti ex art. 8 D.L.138/2011, convertito in L.148/2011 e s.m.
Ci si riferisce a dei Contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o territoriale, cioè dalle loro rappresentanze sindacali operanti in azienda, che possono realizzare specifiche intese con efficacia nei confronti di tutti i lavoratori interessati a condizione di essere sottoscritte sulla base di un criterio maggioritario relativo alle predette rappresentanze sindacali.
Andando, quindi a prendere in considerazione la distribuzione geografica, il 41% dei contratti risultava concentrato al Nord, il 17% al Centro, il 42% al Sud.
Questo è dunque quanto vi fosse di più utile e essenziale da sapere in merito alla questione dei welfare aziendali e dei rispettivi benefici e incentivi su lavoro e territorio.
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