L’APE Sociale è l’anticipo pensionistico che accompagna il lavoratore alla pensione. Con l’arrivo del nuovo anno ci sono però delle novità. Ecco le caratteristiche dell’APE Sociale 2022.
L’APE Social è una misura che consente a determinate categorie di lavoratori di accedere a un anticipo pensionistico, una sorta di scivolo, che lo accompagna fino alla pensione di vecchiaia. E’ stata introdotta in via sperimentale la prima volta nel 2017 e poi prorogata di anno in anno. L’ultima proroga, con leggere modifiche, arriva con la legge di bilancio 2022. Possono usufruire di questa misura solo determinate categorie di lavoratori e in particolare possono uscire anticipatamente dal lavoro i disoccupati, i caregivers (cioè chi assiste il coniuge o altro parente di primo grado con handicap) e coloro che svolgono lavori particolarmente usuranti, cioè i lavori gravosi ed è proprio su questo ultimo punto che vi sono delle novità.
La prima novità è la proroga dell’APE Social per tutto il 2022, inoltre viene ampliata la platea dei beneficiari, cioè di coloro che svolgono lavori gravosi. Ad entrare nella riforma sono in primo luogo gli edili e i ceramisti che potranno accedere all’anticipo pensionistico al compimento dei 63 anni di età a patto che abbiano almeno 32 anni di contributi, in passato il requisito contributivo era di 36 anni.
I lavori gravosi che potranno accedere all’anticipo pensionistico sono ora:
Coloro che hanno i requisiti per poter accedere al beneficio devono proporre la domanda entro il 31 marzo 2022. L’importo dell’assegno mensile viene calcolato tenendo in considerazione i requisiti contributivi e anagrafici maturati al momento dell’accesso alla prestazione, ma comunque non può superare l’importo di 1.500 euro.
Per quanto riguarda invece i care givers, la normativa prevede la possibilità di accedere all’APE Sociale 2022 nel caso in cui siano stati compiuti 63 anni e siano maturati 30 anni di contributi. Per poter accedere è necessario assistere da almeno 6 mesi un parente di primo grado con grave handicap. L’APE Social può essere estesa anche all’assistenza a parenti entro il secondo grado solo nel caso in cui costoro non abbiano parenti di primo grado, oppure questi abbiano superato i 70 anni di età oppure siano a loro volta invalidi o siano deceduti. Ad esempio una sorella può usufruire dell’APE Social per assistere un fratello gravemente malato se questo non abbia un coniuge, un genitore o altro parente di primo grado che possa occuparsene.
L’APE sociale per i disoccupati viene riconosciuta a coloro che hanno perso il lavoro in seguito a licenziamento individuale o collettivo oppure abbiano dato le dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. L’importante è aver maturato almeno 18 mesi di lavoro dipendente nell’arco degli ultimi 36 mesi. Non è più richiesta la fine della percezione della NASPI da tre mesi.
Possono infine accedere all’Ape Sociale coloro che oltre ad avere i requisiti prima visti (63 anni e 30 anni di contributi) abbiano anche il 74% di invalidità.
La domanda può essere presentata direttamente sul sito INPS accedendo con lo SPID, con la CIE o CNS. Secondo gli studi condotti dal Senato dovrebbero avere accesso a questa misura 21.200 persone.
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