L’assegno unico figli è, secondo il Governo, l’aiuto definitivo per le famiglie. Ma l’importo dell’assegno può essere aumentato, ecco come.
L’assegno unico è la novità del 2022 per aiutare le famiglie italiane a mantenere i propri figli. L’importo è legato al valore del proprio ISEE. Quindi come prima cosa è necessario fare il valore ISEE, richiedendolo presso i Patronati, cad o centri abilitati al rilascio. Una volta ricevuto l’ISEE 2022 è possibile utilizzare il simulatore dell’Inps per conoscere quale sarà il l’importo mensile erogato.
A questo punto occorre collegarsi al sito dell’INPS e fare la simulazione online, senza bisogno di alcuna credenziale. E’ necessario compilare la scheda inserendo come prima cosa la composizione del nucleo familiare. In questa sede va segnata anche la presenza di eventuali soggetti che sono portatori di handicap. Il modulo si compila in tutti i suoi campi, compresa età dei figli e il reddito se sono maggiorenni. Dunque a questo punto il simulatore indicherà il valore dell’assegno.
Se il valore del simulatore non sembra essere quello corretto, si può cercare di cambiare le cose. Per aumentare l’importo occorre diminuire il valore dell’ISEE. Ad esempio è possibile presentare l’ISEE Corrente, lo strumento che tiene conto dei redditi patrimoniali riferiti all’anno precedente la presentazione della DSU, qualora appunti i redditi siano minori rispetto all’Isee ordinario che prende in considerazione il secondo anno precedente.
Anche se a dire il vero l’ISEE Corrente si può presentare solo in determinati casi:
Quindi se il valore dell’Isee corrente è minore di quello ordinario, va presentato entro il 30 giugno. Così facendo l’importo dell’assegno sarà ricalcolato già dal mese di marzo e versato secondo il nuovo valore.
Se tra l’isee ordinario e la presentazione odierna nasce un figlio, questo comporta una maggiorazione dell’Isee. In particolare per i figli successivi al secondo si applica una maggiorazione che va da 85 euro per isee minori a 15 mila euro, oppure di 15 euro per valori reddituali superiori a 40 mila euro.
Mentre dal quarto figlio in poi, scatta un’altra maggiorazione pari a 100 euro forfettari. Ecco che quindi è opportuno simulare l’importo dell’assegno sullo strumento messo a disposizione dell’INPS per verificare eventuali anomalie. Attenzione che però il valore della situazione economica potrebbe diminuire, qualora gli entrambi i genitori lavorano, mentre prima no.
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