Risulta necessario il visto di conformità per la richiesta dello sconto in fattura o la cessione del credito di imposta per i bonus edilizi minori. Gli adempimenti richiesti riguardano, in particolar modo:
Per questi interventi, come possono essere quelli occorrenti agli infissi e alle caldaie, ad oggi risulta ancora la necessità di procedere con il visto di conformità delle spese e con l’asseverazione di congruità. Tali adempimenti sono necessari per poter accedere alle opzioni della cessione del credito di imposta e allo sconto in fattura.
L’assoggettamento del visto di conformità e della congruità delle spese per il momento non ha prodotto le semplificazioni della legge di Bilancio 2022. Per gli operatori che stanno cercando a usare l’applicazione dell’Agenzia delle entrate, infatti, i due visti sono necessari per accedere alle opzioni dello sconto in fattura e della cessione del credito di imposta ai fini delle detrazioni sui bonus casa minori. La legge di Bilancio 2022 prevede, invece, la non assoggettabilità dei visti di congruità e di conformità ai bonus edilizi differenti dal superbonus 110% e per importi minori (entro i 10 mila euro) o in edilizia libera. Fa eccezione, in questa disciplina il bonus facciate.
I bonus edilizi per gli interventi minori riguardano, principalmente, la sostituzione delle caldaie o quella degli infissi. Per questi lavori l’adempimento al visto di conformità e di congruità delle spese può rappresentare un costo non indifferente. Gli interventi, a norma dell’articolo 121 del decreto “Rilancio”, sono esenti dal visto di conformità e dall’asseverazione di congruità delle spese per i lavori effettuati a partire dal 1° gennaio 2022.
Pertanto, ad oggi, le semplificazioni confermate dalla legge di Bilancio 2022 per gli interventi citati rimane solo sulla carta. E ciò, nonostante la nuova versione del software con la quale si deve comunicare all’Agenzia delle entrate la scelta dell’opzione per la detrazione fiscale consistente nello sconto in fattura o nella cessione del credito di imposta. L’attuale versione del software è la 1.1.2. Il software informatico non risulta aggiornato alle novità della legge di Bilancio 2022. Nel momento dell’utilizzo della piattaforma, infatti, gli operatori abilitati denunciano di non poter procedere con l’invio dei modelli di comunicazione. Il visto di comunicazione della scelta dell’opzione è sempre previsto per questo tipo di comunicazione.
Pertanto, concretamente, nel momento in cui gli operatori del settore procedono con l’invio dell’opzione di scelta tra sconto in fattura e cessione del credito di imposta sul sito dell’Agenzia delle entrate per i lavori minori, si vedono il rifiuto del software. In particolare, la risposta telematica comunica che “per questa tipologia di comunicazione è obbligatoria l’apposizione del visto di conformità”. Pur trattandosi di lavori in edilizia libera o di importo entro i 10 mila euro.
Si è dunque in attesa che l’Agenzia delle entrate recepisca le novità della legge di Bilancio 2022. In particolare l’amministrazione fiscale dovrebbe fornire nuove indicazioni su come devono fare gli operatori che svolgano lavori in edilizia libera o per le agevolazioni e i bonus sugli interventi entro i 10 mila euro. Tuttavia, i tempi non saranno brevi. Per chi volesse avvalersi dello sconto in fattura o della cessione del credito di imposta dovrà, in ogni modo, procedere con l’asseverazione della congruità delle spese e per il visto di conformità delle stesse.
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