Decisioni e modelli decisionali all’interno di un’azienda

Le decisioni fanno parte della vita di ciascuno. Lo stesso vale anche per le azienda, ma come si conciliano le due cose?

Decisioni, quando e come si prendono

Tutti i giorni ogni individuo prende delle decisioni che possono più o meno essere importanti. Le decisioni che si prendono a volte sono banali e per questo sono prese velocemente. Mentre altre rappresentano il frutto di un lungo processo di analisi. In questo tempo si possono valutare tutte le variabili, le decisioni e le alternative in modo più selettivo ed approfondito.

E nel frattempo possono prendersi delle soluzioni parziali, temporanee o imperfette. Possiamo anche definirle come micro decisioni all’interno di un complesso decisorio più complesso. Ma anche nelle aziende è un pò la stessa cosa, ci sono delle decisioni più o memo complesse. A volte si prendono delle decisioni per risolvere dei problemi veloci, mentre altre volte occorre prestare più attenzione a delle soluzioni che comportano e coinvolgono più persone.

Modelli decisionali che si possono applicare

Esistono diversi modelli che permettono di analizzare i processi decisionali. Questi si possono così riassumere così:

  • razionale;
  • euristico;
  • garbag can;
  • cibernetico;
  • intuitivo.

Il primo modello, lo dice anche il nome, è di tipo razionale. E’ un modello che ha un carattere nominativo poiché si basa sull’osservazione degli errori. In altre parole una volta identificato il problema vengono cercate le alternative che possono eliminare le condizioni negative.

Mentre del modello euristico ci sono due elementi di base: la razionalità limitata e la soddisfazione. Le decisioni vengono prese a razionalità limitata, cioè coloro che prendono le decisioni sono in grado di riconoscere solo un numero limitato di alternative e sono consapevoli di alcune conseguenze. Inoltre l’esperienza del decisore influenzerà la selezione delle decisioni alternative e l’accettazione di ridurre il numero delle alternative. Dunque si tenderà a scegliere quelle che soddisfano e sembrano essere la soluzione migliore.

Tutti gli altri processi decisionali …

Il modello Garbage can è il modello del bidone della spazzatura. Il modello si compone di quattro elementi:

  • i partecipanti al processo e le loro priorità;
  • i problemi da risolvere;
  • le soluzioni da fare;
  • le opportunità di decisione

I partecipanti sono vari e diversi i loro obiettivi. I decisori possono anche variare la loro opinione sul grado di priorità con cui considerano un problema. Anche la tempestività è un importante elemento di questo modello. Secondo il Garbage can l’organizzazione è vista come una struttura fluida in cui le persone, i problemi e le soluzioni scorrono insieme.

Il modello cibernetico prevede invece di adottare la strategia “Prova-errore” e discernenti tra i tipi di conseguenze possibili. Le decisioni che funzionano diventano un repertorio di azioni corrette, mentre quelle sbagliate vengono eliminate.

Infine nel modello intuitivo si ha un processo inconscio determinato da forme di esperienza tacita. L’intuizione viene a volte considera come un sesto senso, capace di individuare le scelte giuste.

Le decisioni in azienda e le problematiche da risolvere

Quando in azienda si verifica un problema, occorre prendere una decisione per risolverlo. A questo punto il gruppo deve essere in grado di trovare la soluzione ottimale. Ci sono tre modi di risolvere il problema:

  • brainstorming;
  • nominal group;
  • Delphi.

Il Brainstorming è di notevole aiuto nella fase di generazione delle idee, perché richiede che i membri del team lascino la propria mente libera di esprimere le idee. Tuttavia viene incentivata la quantità di idee e suggerimenti  per selezionare una soluzione. Mentre nel nominal group si usa quando il gruppo è molto ampio e quando ci sono situazioni di tensione e conflitto. I partecipanti fanno delle loro idee in modo individuale e poi le espongono agli altri senza avere critiche. Poi segue una discussione di gruppo e ogni membro attribuisce un punteggio alle varie soluzioni. Dunque le decisioni con più punti saranno quelle selezionate.

Infine c’è la tecnica Delphi. Questa è usata quando i membri del team sono fisicamente lontani. Viene predisposto un questionario e inviato a tutti i membri del gruppo che formulano le risposte. A questo punto viene inviato un secondo questionario di follow-up basato sulle risposte iniziali, riviste sulla base dei primi suggerimenti. Questo processo continua fino a che non viene raggiunta una decisione. Comunque qualunque sia il modello decisionale adottato dalle imprese, l’importante è riuscire a trovare una soluzione che soddisfi tutti e che renda sereno il quieto vivere.

Francesca Cavaleri

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Francesca Cavaleri
Tags: decisioni

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