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Fattura elettronica cointestata, come funziona?

Nella maggioranza dei casi, quando un titolare di partita IVA emette una fattura elettronica, il committente o cessionario da inserire è solo uno. Ma cosa accade invece quando c’è bisogno di emettere una fattura elettronica cointestata? Come funziona e, soprattutto, quando è possibile farlo e quando no? Puntiamo allora a fare chiarezza al riguardo facendo leva anche sui pronunciamenti in merito da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Come funziona la fattura elettronica cointestata, quando è ammessa e quando invece no

Nel dettaglio, sulla fatturazione elettronica cointestata l’Agenzia delle Entrate si è espressa. Precisando al riguardo che l’emissione di una fattura elettronica cointestata non è plausibile quando il committente o il cessionario è un soggetto passivo IVA. E quindi, in tal caso, occorrerà sempre emettere una e-fattura per ogni soggetto della transazione.

Se invece i cessionari committenti non sono soggetti passivi IVA, ma privati, allora la fattura elettronica cointestata può essere emessa rispettando comunque delle regole che sono ben precise. In particolare, nella fattispecie occorre indicare nel campo cessionario/committente sempre e solo un unico nominativo.

Mentre gli altri intestatari che, allo stesso modo, non sono soggetti passivi IVA, possono essere indicati in campi della e-fattura che non sono soggetti al controllo da parte del Sistema di Interscambio (SdI). Ovverosia, nel campo ‘Altri Dati Gestionali‘ oppure nel campo ‘Causale‘.

Emissione della fattura elettronica cointestata, massima attenzione al software di gestione che si utilizza

L’emissione di una fattura elettronica cointestata, nel rispetto delle regole sopra indicate, inoltre, può essere limitata anche dal tipo di software di gestione delle e-fatture che si utilizza. E questo perché ci sono applicativi che permettono l’indicazione di altri intestatari.

Mentre altri software di gestione non lo permettono in quanto non implementano questa casistica. In tal caso, come sopra accennato, si può in ogni caso superare il problema andando ad emettere una e-fattura per ogni committente o cessionario che è oggetto della transazione.

Filadelfo Scamporrino

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