Tante le domande relative alla ricezione della fattura elettroniche da parte delle partite Iva a regime forfettario. Devono riceverle obbligatoriamente? Oppure possono scegliere una via alternativa? Il quesito si crea soprattutto quando il fornitore della partite Iva a regime forfettario è obbligato a utilizzare la fattura elettronica. E dunque quella che il soggetto a regime forfettario riceve è una fattura elettronica, anche se non è ancora obbligato ad adottare questa formula. Risulta pertanto necessario distinguere se la partita Iva a regime forfettario abbia adottato il formato elettronico di fatturazione oppure stia utilizzando ancora la fatturazione tradizionale e cartacea.
La partita Iva a regime forfettario non è obbligata a ricevere le fatture elettroniche. La conferma è arrivata anche dall’Agenzia delle entrate in risposta a una Faq. Pertanto la partita Iva ha a disposizione quattro modalità per ricevere la fattura dal proprio fornitore, la prima delle quali prevede di continuare a utilizzare il documento nel formato cartaceo o in pdf.
La partita Iva a regime forfettario che non aderisce alla fatturazione elettronica può ricevere le fatture dai fornitori in modalità analogica, ovvero cartacea o in pdf. Pertanto, prima che il fornitore emetta il documento in formato elettronico è necessario comunicargli l’esonero dalla fattura elettronica e di non voler ricevere la fattura tramite indirizzo di posta elettronica certificato (pec) e nemmeno tramite il codice destinatario. In tal caso, il fornitore dovrà emettere una copia della fattura nel formato cartaceo o in pdf e consegnarlo o inviarlo al cliente.
In alternativa, anche le partite Iva a regime forfettario possono verificare e scaricare le fatture elettroniche sul portale dell’Agenzia delle entrate, all’interno della propria area riservata. Oppure, se si ha un indirizzo di posta elettronica certificata lo si può comunicare al fornitore e farsi arrivare la fattura via Pec.
Ulteriore alternativa, anche per le partite Iva che non hanno mai adottato la fattura elettronica, è la registrazione al canale telematico dell’Agenzia delle entrate del Sistema di interscambio (Sdi). Grazie a questo canale si possono inviare e ricevere le fatture elettroniche compilandole attraverso un software dedicato. Con la registrazione si ottiene il Codice destinatario da comunicare al fornitore. In questo modo, la fattura elettronica arriva direttamente all’interno del canale scelto.
Anche se si è scelto di utilizzare il canale telematico per l’emissione e la ricezione delle fatture elettroniche, si può continuare a utilizzare la fattura in formato cartaceo, sia in entrata che in uscita. Se si riceve la fattura in formato elettronico, si dovrà comunque conservarla in formato analogico (cartaceo o pdf pronto da stampare all’occorrenza). Lo ha specificato l’Agenzia delle entrate con la circolare 9/E del 2019.
Pur rimanendo al momento escluse dall’obbligo di fatturazione elettronica, le partite Iva a regime forfettario possono trovare conveniente aderire al formato elettronico. Infatti, anche se può capitare di ricevere una fattura via posta elettronica certificata oppure via email, la partita Iva deve comunque stampare e conservare la fattura.
Si tratta di una soluzione di certo non comoda rispetto all’utilizzo definito della fattura elettronica. Per avere l’insieme delle fatture ricevute ed emesse rispetto a un soggetto, la partita Iva che ancora non ha aderito alla fattura elettronica dovrà procedere con la stampa, la conservazione e il riporto di tutte le fatture su un foglio di calcolo per calcolare i rapporti, le entrate e le uscite con un determinato soggetto.
L’adesione alla fattura elettronica comporta dei vantaggi anche per le partite Iva a regime forfettario. Infatti, si possono ricevere, creare e inviare, e infine registrare tutte le fatture utilizzando un solo programma. Ogni qual volta se ne abbia di bisogno, si potranno consultare quelle ricevute da un determinato fornitore. La compilazione delle fatture può risultare molto più semplice salvando i propri dati e quelli di un soggetto con i quali si hanno rapporti più frequenti. In questo modo non si dovranno inserire ogni volta. Si può compilare più velocemente anche la prima nota. Infine la conservazione delle fatture risulta facilitata e non si dovrà procedere con la stampa e la conservazione cartacea.
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