Fondo di Garanzia PMI: cosa cambia con la legge di bilancio 2022

Il Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese (PMI) è stato istituito con la legge 662 del 1996 e potenziato con il decreto legge 23 del 2020 con l’obiettivo di aiutare le imprese a far fronte all’emergenza pandemica. Con la legge di bilancio 2022 si provvede invece a piccole modifiche al Fondo di Garanzia PMI in modo da ritornare gradualmente al regime ordinario.

Cos’è il Fondo  di Garanzia PMI

Le imprese per poter innovare e quindi restare sul mercato ed essere concorrenziali, hanno bisogno di avere fondi da investire, soprattutto in macchinari e nuove tecnologie, ma purtroppo spesso non riescono a ottenerli a causa della impossibilità di fornire agli istituti di credito idonee garanzie.

Il Fondo di Garanzia per le PMI è una misura prevista presso il Ministero dello Sviluppo Economico ed è finanziata con risorse europee, può essere attivata a fronte di finanziamenti concessi da banche, intermediari finanziari e istituti di credito. La misura era inizialmente prevista solo in favore di PMI, ma con il Decreto Liquidità il Governo ha previsto un’estensione del Fondo anche a professionisti, persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, enti religiosi civilmente riconosciuti, enti del terzo settore e ad alcuni soggetti che esercitano attività ausiliarie nel settore dei finanziamenti e assicurazioni. L’accesso al Fondo di Garanzia PMI è consentito solo alle attività considerate “sane”, quindi non in via di liquidazione o sottoposte a procedure fallimentari.

La richiesta di accesso al Fondo di Garanzia non viene effettuata dall’impresa, ma occorre recarsi presso la banca, istituto di credito, intermediario per chiedere il finanziamento e sarà questa a effettuare la procedura. In alternativa è possibile rivolgersi a Confidi che garantisce l’operazione in prima istanza e di seguito chiede la controgaranzia al Fondo.

Fondo di Garanzia PMI: cosa cambia con la legge di bilancio 2022?

Con la legge di bilancio 2022 ci sono piccoli ritocchi a questa importante misura. In primo luogo si provvede all’estensione dell’operatività del Fondo di Garanzia per le PMI fino al 30 giugno 2022.

Viene inoltre estesa anche l’operatività del fondo di riserva di 100 milioni di euro a garanzia dei finanziamenti fino a 30.000 euro a favore degli enti non commerciali. Per le operazioni fino a 30.000 è prevista infatti una procedura semplificata ed è possibile concedere i prestiti con approvazione automatica del Fondo.

La legge di bilancio 2022 prevede però anche un’uscita graduale dalla situazione emergenziale e quindi dal 1° aprile 2022 la concessione delle garanzie del Fondo non sarà più gratuita ma sarà correlata al pagamento di una commissione. Dal mese di aprile diminuisce anche la copertura del finanziamento. Attualmente per prestiti di ammontare inferiore a 30.000 euro è prevista una copertura al 90% mentre da aprile sarà all’80%, anche per i finanziamenti di importo inferiore a 30.000 euro è previsto il versamento di una commissione.

Limiti nella legge di bilancio 2022

La normativa stabilisce che l’importo massimo garantito per ogni impresa sarà di 5 milioni di euro, ma la copertura dovrà essere accettata in base all’applicazione di un modello di valutazione. La nuova disciplina prevede inoltre che ogni anno con legge di bilancio dovranno essere stabiliti dei limiti agli impegni che il Fondo può assumere sulla base di un piano annuale e di una valutazione della propensione al rischio del portafoglio delle garanzie attivate. Il piano deve essere redatto dal Consiglio di Gestione del Fondo, su proposta del Ministero per lo Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Infine, la legge di bilancio 2022 determina gli importi del Fondo di Garanzia PMI futuri. Per il 2022 è previsto un incremento del Fondo con 210 milioni di euro, l’ammontare aumenta fino al 2025, quando si arriva alla somma massima di 1,7 miliardi di euro per poi ricominciare a scendere. E’ molto probabile però che negli anni tali importi possano avere delle modifiche determinate dalla situazione economica che si presenta.

Ricordiamo che gli aiuti alle imprese di piccole e medie dimensioni sono diversi, tra gli altri ci sono:

Confermato il credito di imposta per la quotazione di PMI

Nadia Pascale

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