In questa rapida guida andremo a fronteggiare e approfondire l’argomento IVIE, ovvero quella tassa che si paga sugli immobili all’estero. Cosa è nello specifico, come si calcola e quando si paga, questo ed altro scopriremo nei prossimi paragrafi.
Innanzitutto, partiamo con il definire cosa è l’IVIE.
L’IVIE non è altro che l’imposta di tipo patrimoniale sul valore degli immobili situati all’estero, ed è stata introdotta in Italia dal 2012. Trattasi di un’imposizione periodica e costante, stabilita in percentuale in base al valore dell’immobile, la quale dovrà essere pagata ogni anno da tutti i proprietari residenti in Italia di immobili situati al di fuori del territorio nazionale, anche i titolari di altri diritti reali.
Andiamo a vedere di seguito, cos’altro c’è da sapere su questa tassazione.
Chi sono, dunque i soggetti che devono versare questa tassazione sugli immobili all’estero?
L’IVIE è dovuta dalle seguenti categorie:
Chi sono invece quegli immobili esenti dalla tassazione IVIE?
Dal lontano, ma non troppo lontano, 1 gennaio 2016 l’imposta dell’ IVIE non si applica al possesso degli immobili adibiti a:
Ma come si calcola, dunque, il pagamento di questa imposta?
La base imponibile che si utilizza per il calcolo dell’imposta viene rappresentata dal valore del bene, il quale muta a seconda dello Stato in cui è situato l’immobile:
Inoltre, c’è da calcolare l’aliquota IVIE.
In tal senso, l’ aliquota è da moltiplicare per la base imponibile, per ottenere l’importo da versare, ed è pari allo 0,76% del valore degli immobili. Essa viene calcolata in proporzione alla quota di possesso e ai mesi dell’anno nei quali è avvenuto il possesso.
Andiamo, in ultimo ma non ultimo a vedere in quali casi ci possono essere agevolazioni sull’imposta o quali sono i casi in cui IVIE non è dovuta.
Possiamo, rapidamente, asserire che Il versamento non è dovuto qualora l’importo complessivo, calcolato a prescindere da quote e periodo di possesso e senza tenere conto delle detrazioni previste per lo scomputo dei crediti di imposta non superasse i 200 euro.
Nel caso di agevolazioni, invece va detto, che è possibile dedurre dall’ IVIE l’eventuale imposta patrimoniale che è stata versata nello Stato in cui è situato l’immobile od anche, per gli immobili situati in Paesi appartenenti alla UE o aderenti allo Spazio economico europeo che garantiscono un adeguato scambio di informazioni.
Inoltre, è possibile sottrarre anche l’eventuale eccedenza di imposta reddituale estera sugli immobili in questione, quando non utilizzata come credito IRPEF.
Per concludere il nostro viaggio, vediamo come avviene il versamento IVIE.
Dunque, in conclusione della nostra guida, va detto che l’ IVIE va versata seguendo le stesse regole IRPEF, attenendosi alle medesime scadenze sia per l’acconto che per il saldo. Il valore degli immobili situati all’estero deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi andando a compilare l’apposito quadro RW.
Questo è, dunque, quanto vi fosse di più utile e necessario da sapere in merito all’IVIE, la tassa che si paga sugli immobili all’estero.
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