Nuova circolare Inps sugli assegni familiari e sulle maggiorazioni. L’Istituto ha prodotto la canonica circolare di inizio anno con cui da le informazioni utili e gli importi di alcune delle prestazioni a favore dei lavoratori autonomi in genere e di particolari categorie quali coltivatori diretti, mezzadri e coloni.
In pratica, informazioni utili per quei soggetti in genere fuori dal perimetro di applicazione della normativa sull’assegno per il nucleo familiare.
La circolare Inps sottolinea che dal primo gennaio 2022 sono stati rivalutati i limiti di reddito familiare utili sia alla corresponsione degli assegni familiari e delle eventuali quote di maggiorazione delle pensioni che per la loro cessazione o rimodulazione.
Un passaggio di prassi che l’Istituto Previdenziale ogni anno produce tramite circolare. Anche in questo caso, come lo stesso Istituto precisa a margine della circolare stessa, che per via della prossima introduzione dal primo marzo dell’assegno unico e universale per i figli a carico, per alcuni nuclei familiari verranno meno le prestazioni previste dall’articolo n° 4 del Testo Unico sulle norme per gli assegni familiari.
Coltivatori diretti, coloni, mezzadri, piccoli coltivatori diretti, pensionati delle Gestioni speciali per i lavoratori autonomi, sono questi i soggetti a cui si riferiscono le informazioni in materia di assegni familiari e maggiorazioni che l’Inps ha prodotto con la sua circolare.
Il primo punto interessante della circolare riguarda la cessazione del diritto al trattamento di famiglia. L’Istituto precisa che pur se si ricade nei casi di cessazione per via delle nuove norme base sul reddito familiare, gli altri benefit derivanti dai soggetti a carico fiscale di un contribuente, non vengono meno.
Dal punto di vista
Alla circolare sono allegate anche le tabelle con tutte le informazioni utili come possono essere i limiti di reddito utili a poter incassare assegni familiari e maggiorazione pensione per l’anno 2022.
Emerge che il trattamento minimo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti è pari a 523,83 euro al mese.
Per avere diritto a questo trattamento minimo occorre rientrare in determinati parametri reddituali e questi sono:
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