Mattarella bis è diventato una realtà. L’addio del Presidente della Repubblica non ha convinto, ed infatti è stato rieletto.
Giorno dopo giorno sono andate avanti le votazione per trovare il nome del nuovo Presidente della Repubblica italiana. Ma non c’era un nome che accontentasse tutti. Tra centro destra che ha proposto una rosa di nomi e sinistra sempre più frammentata, ci sono state ben sette fumate nere.
Invece ieri sera la fumata bianca c’è stata, ed il Presidente della Repubblica italiana è stato rielatteo Sergio Mattarella. Con 759 voti si conferma l’unico nome di unione tra i vari partiti sempre più divisi in un clima politico incerto. Venerdì sera sembrava esserci stata nella coalizione un nome unico Elisabetta Belloni. Ma la notte ha cambiato nuovamente le carte in tavola e la storia della nostra Nazione. Mentre sabato Pier Ferdinando Casini sembrava essere il più in voga, ma anche stavolta nulla di fatto.
Sembra che il vero mediatore e risolutore della situazione, sia stato il Capo del governo, Mario Draghi. E’ stato proprio lui a chiedere a Mattarella di tornare indietro sui suoi passi. E di sacrificarsi per il bene della nazione ed accettare il suo incarico di andare avanti. Un plebiscito, ottenendo davvero un punteggio quasi totalitario 759.
E’ diventato così il secondo Presidente più votato della repubblica. Secondo solo a Sandro Pertini, che aveva totalizzato 832 voti. Il “nuovo presidente” succede a se stesso, come era accaduto già al suo predecessore Giorgio Napolitano. Mattarella ha detto si, di nuovo, per senso di responsabilità e nel rispetto delle decisioni del Parlamento. Sembra più aver accettato per senso del dovere o più semplicemente per non far cadere l’attuale governo già precario.
Il centro destra dovrà provare a ricostruire la sua coalizione, con Giorgia Meloni contraria al Mattarella bis. Per lei un altro mandato a Mattarella è davvero un errore. La sua paura più grande è che tenderanno di cambiare la legge elettorale. Salvini pare aver cambiato idea all’ultimo momento, da Belloni a Mattarella, tradendo l’accordo della coalizione di centro destra.
La verità è che ci sono tensioni anche nel centro sinistra. Pd e Cinque stelle non hanno trovato l’intesa sperata. Sembra essere guerra tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte. E così la fiducia è tutta da ricostruire. L’unico pericolo scampato è stato quello di ritornare alle urne. E così in Governo ancora regge ed ancora si conferma l’idea che alla politica italiana non piaccia proprio il vento di cambiamento.
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