NASpI: comunicazione entro il 31 gennaio per non perdere l’indennità

Per i percettori della NASpI c’è una data importante da tenere in considerazione, cioè il 31 gennaio 2022. Si tratta del termine ultimo per presentare la comunicazione del reddito annuo presunto.

Cos’è la NASpI e come funziona?

La NASpI è la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego e viene erogata ai lavoratori dipendenti che perdono il lavoro per un termine massimo di due anni. Questa misura è stata introdotta dal decreto legislativo 22 del 2015 e ammonta al 75% della retribuzione media percepita in costanza di lavoro. Con il tempo l’ammontare dell’assegno diminuisce con l’applicazione del meccanismo del decalage. Con la legge di bilancio 2022 il meccanismo del decalage è stato leggermente modificato, infatti non si applica più dal 4° mese ma, solo per coloro che perdono il lavoro dal 1° gennaio 2022, si applica dal sesto mese e per coloro che al momento della presentazione della domanda hanno già compiuto 50 anni di età si applica dall’ottavo mese.

Perché inviare la comunicazione dei redditi presunti entro il 31 gennaio 2022?

La normativa prevede però dei motivi di decadenza o sospensione dalla NASpI ed è proprio questo il caso che ci interessa.

L’indennità mensile NASpI si perde, naturalmente, al momento in cui si trova un nuovo lavoro a tempo indeterminato, ma non solo. Infatti il soggetto che presenta la domanda, entro un mese dalla presentazione deve anche comunicare i redditi che eventualmente percepisce da lavori part time, lavori occasionali o contratti di lavoro subordinato ancora esistenti.

Sempre entro un mese dalla presentazione della domanda è necessario comunicare anche il reddito annuo presunto derivante da lavori part time ancora attivi.

Naturalmente il lavoratore deve inviare la comunicazione anche nel caso in cui inizi successivamente alla presentazione della domanda un lavoro autonomo o parasubordinato.

La percezione della NASpI si interrompe nel caso di sottoscrizione di un contratto di lavoro full time a tempo determinato. In questo caso si può nuovamente percepire al momento in cui cessa il rapporto di lavoro.

Limiti di reddito per la percezione della NASpI

Le comunicazioni che abbiamo ora visto sono necessarie in quanto la normativa stabilisce dei limiti reddituali entro i quali si può beneficiare della NASpI. Tale limite è di 8.145 euro annui. Ecco perché, oltre alla comunicazione necessaria entro un mese dalla presentazione dell’istanza, per non vedere sospesa l’erogazione dell’assegno NASpI il lavoratore disoccupato entro il 31 gennaio di ogni anno deve presentare la comunicazione del reddito annuo presunto per l’anno in corso.

Questo implica che entro il 31 gennaio 2022 chi sta percependo la NASpI, deve comunicare all’INPS il reddito presunto per il 2022. Se il reddito resta inferiore alla soglia vista, si può percepire la NASpI, la stessa si riduce in proporzione a quanto dichiarato come proveniente da rapporto di lavoro a tempo determinato.

Il reddito presunto deve essere comunicato utilizzando il modulo Naspi-Com esteso che può essere reperito sul sito dell’INPS. Naturalmente è possibile farsi assistere da un patronato per ottemperare a quest’onere.

Per chi vuole maggiori informazioni sull’obbligo di comunicazione dei redditi presuti per il 2022 entro il 31 gennaio 2022, c’è la possibilità di accedere all’assistente virtuale NASpI. Per sapere come funziona, leggi l’articolo: NASpI 2022: tra le novità l’assistente virtuale INPS, come funziona? Guida

L’assistente virtuale è al fianco degli utenti anche per ulteriori curiosità e informazioni.

Nadia Pascale

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