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Nuovi strumenti di aiuto per famiglie e imprese indebitate

In tempi di crisi e di imprese indebitate, andiamo insieme a scoprire quali possono essere quei nuovi strumenti utili all’aiuto di famiglie e imprese che non se la passano bene. Scopriamolo assieme, nella guida di seguito.

Il quadro generale per i nuovi strumenti di aiuto

Stando al decreto legge giustizia del 5 agosto 2021 vi è il rinvio al prossimo 16 maggio 2022 l’entrata in vigore del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza, e addirittura al 31 dicembre 2023 l’applicazione delle misure d’allerta. Ha inoltre previsto, dal 15 novembre, una nuova procedura negoziale di composizione della crisi.

Vediamo, invece come si presenta il Decreto Ristori che gioca di anticipo l’entrata in vigore di alcune novità del Codice per andare in aiuto alle famiglie e agli imprenditori in crisi per situazioni debitorie insostenibili:

  • le procedure per rientrare dai debiti diventano più accessibili ed efficaci;
  • viene introdotto il “sovraindebitamento familiare”;
  • viene ammessa la domanda del debitore incapiente;
  • viene sanzionato il creditore che aggrava la situazione di indebitamento.

Le norme si applicano anche alle procedure pendenti alla data di entrata in vigore della legge di conversione n. 176/2020 del Decreto Ristori (pubblicata in G.U. il 24 dicembre 2020) ed entrata in vigore il 25 dicembre 2020, modificando la legge n.3/2012 sulle crisi da sovraindebitamento. Le norme sono indirizzate a facilitare l’accesso alle procedure per gestire il debito, previste dalla legge e si pongono l’obiettivo di intervenire in un momento  delicato come quello attuale, generato dalla pandemia da Coronavirus.

Sovraindebitamento, a chi spetta

Dunque, al sovraindebitamento familiare possono accedere le seguenti categorie:

  • i consumatori: nella definizione di consumatore vi rientrano anche gli eventuali soci di una società di persone, purché il suo sovra-indebitamento sia inerente solo a debiti personali;
  • l’imprenditore agricolo;
  • la cd. start-up innovativa;
  • l’ex imprenditore;
  • lo studio professionale;
  • tutte le altre (piccole) imprese non fallibili (che, cioè, rientrano nella “soglia fallimentare”).

Debito familiare, a chi spetta

Ci troviamo dinnanzi ad un ampliamento della platea dei beneficiari che introduce il “debito familiare”:

  • la possibilità che i membri della stessa famiglia presentino un’unica procedura di composizione della crisi di sovraindebitamento, se conviventi, o quando la situazione di crisi ha un’origine comune;
  • vanno considerati familiari i parenti entro il quarto grado e gli affini entro il secondo, le parti dell’unione civile e conviventi di fatto.

Va detto che la norma dovrà evitare superflue ripetizioni di adempimenti procedurali e, quindi, ridurre i costi che in questo modo vengono suddivisi tra i vari soggetti sovraindebitati, in proporzione ai rispettivi debiti.

Meritevolezza e esdebitazione

Vediamo quali sono le condizioni oggettive di meritevolezza e quali sono le possibilità di esdebitazione del debitore incapiente:

  • il debitore-consumatore deve essere  meritevole, ovvero non deve avere determinato il sovraindebitamento con colpa grave, malafede o frode;
  • il debitore-imprenditore, per accedere all’accordo di composizione, non deve aver commesso atti  diretti a frodare le ragioni dei creditori.

Stando alla Legge di conversione del Decreto Ristori, dunque risulta possibile l’esdebitazione per il debitore totalmente incapiente, ovvero quella persona fisica che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità neppure in prospettiva futura, purché:

  • risulti meritevole (come visto poco sopra)
  • venga fatto l’obbligo di pagamento del debito entro un tempo di 4 anni, qualora sopravvengano utilità rilevanti che consentano di soddisfare i creditori almeno per il 10%.

Creditori e sanzioni

Ma quali sono le sanzioni per i creditori che non rispettano le verifiche del caso verso i propri debitori?

Il creditore che ha colpevolmente determinato o aggravato la situazione di sovraindebitamento non potrà quindi:

  • esporre osservazioni al piano;
  • esporre reclami verso l’omologazione;
  • far valere eventuali cause di inammissibilità a patto che non derivino da comportamenti dolosi del debitore.

Tempi e procedure di sovraindebitamento

Andiamo in ultimo a vedere quali possono essere i tempi e le procedure.

Vediamo, quindi in breve, come funziona la situazione di sovraindebitamento:

  • il debitore presenta una proposta per il rientro del debito o per la liquidazione del patrimonio;
  • il gestore della crisi, ovvero l’esperto nominato dall’OCC va ad analizzare la situazione debitoria e la attesta in una relazione;
  • il Tribunale, stando ad istanza del debitore, potrà omologare la proposta oppure rigettare l’istanza.

Questo, dunque è quanto vi fosse di più utile e necessario da sapere in merito alla situazione di nuovi strumenti in aiuto e a sostegno di famiglie e imprenditori indebitati.

Davide Scorsese

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Davide Scorsese
Tags: debiti

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