I contribuenti forfettari titolari di partita IVA sono in fibrillazione. Visto che presto, anche per questa categoria di contribuenti, dovrebbe scattare l’obbligo della fatturazione elettronica. Mentre al momento l’adesione all’e-fattura è opzionale.
In particolare, stando a quella che è la tabella di marcia del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in Italia l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica anche per i contribuenti forfettari dovrebbe concretizzarsi entro e non oltre il secondo trimestre del corrente anno.
Con l’obbligo di e-fattura pure per i forfettari, di conseguenza, si chiuderà praticamente il cerchio. In quanto per tutti i titolari di partita IVA poi non sarà più possibile emettere le fatture cartacee. Per l’introduzione in Italia dell’e-fattura obbligatoria pure per i forfettari titolari di partita IVA è arrivato già da tempo il via libera da parte dell’Ue.
Ora spetterà al Governo italiano fissare un provvedimento che, tra l’altro, punta nella direzione di contrastare la piccola evasione fiscale. Considerando il fatto che un contribuente è forfettario se, tra l’altro, non fattura annualmente più di 65.000 euro. In termini di ricavi o di compensi. Al momento, in ogni caso, per tale obbligo nulla è definito proprio fino a quando il Governo italiano, guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, non varerà eventualmente l’apposito provvedimento.
In pratica serve una norma ad hoc visto che non c’è traccia di introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica per i contribuenti forfettari titolari di partita IVA nel recente decreto fiscale del Governo Draghi. E nemmeno nella legge di Bilancio per il 2022. La platea dei forfettari, che sarà eventualmente obbligata all’e-fattura, è rappresentata da 1,8 milioni di contribuenti. Che grazie al regime fiscale agevolato pagano una tassa piatta al 15%.
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